"Ci sono comunità contrarie alla donazione di sangue" per vari motivi, spiega Sara Chiaretti di Lifeblood ai microfoni di SBS Italian, aggiungendo che Lifeblood dialoga con queste comunità per approfondire la conoscenza dei motivi dietro le loro scelte e capirne le necessità.
La donazione non è uguale per tutti e Chiaretti sottolinea quanto sia importante al momento della donazione dichiarare le proprie origini.
"Ci sono più di trecento varianti di gruppi sanguigni e continuano ad aumentare" dichiara Chiaretti e anche per questo è importante esplicitare fin da subito il proprio background, anche di seconda e terza generazione.
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Esistono nazionalità che, per vari motivi, vengono escluse a priori e altre che possono donare, se non il sangue, almeno il plasma, ugualmente prezioso e di cui Lifeblood ha sempre bisogno.
"Ci si può sentire esclusi", riconosce Chiaretti, "ma Lifeblood deve pensare alla sicurezza su larga scala".
La richiesta di plasma in Australia è altissima e continua a crescere ogni anno. Donate il plasma, Lifeblood non riesce a star dietro alla richiesta.
Ascolta la nostra discussione sulla donazione del sangue nell'Australia multiculturale di oggi




