Highlights
- Altre categorie di persone, oltre ai cittadini e ai residenti, hanno il diritto di entrare in Australia
- I numeri delle esenzioni concesse sono calati nell'ultimo mese
- La situazione stato per stato per quanto riguarda i visti a punti 190 e 491
I confini australiani sono ancora bloccati per la maggior parte delle persone, sia in entrata che in uscita, in attesa che l'andamento per ora positivo della pandemia induca il governo alla riapertura dei confini.
Sono presenti però delle esenzioni per entrare in Australia che riguardano diverse categorie di persone, come ha ricordato a SBS Italian l’agente d’immigrazione Emanuela Canini.
Chi ha diritto alle esenzioni
Tralasciando i cittadini australiani, i residenti permanenti e i neozelandesi residenti che devono provare di essere domiciliati in Australia all’entrata, ci sono altre categorie di viaggiatori che possono richiedere un’esenzione formale.
Tra di loro chi ha un visto temporaneo di altro genere come studenti, lavoratori sponsorizzati e imprenditori.
“In questi casi si può già avere un visto approvato o al momento in coda per essere processato”, precisa Emanuela Canini, suggerendo che sia meglio richiedere prima l’esenzione e poi richiedere il visto, in modo tale da risparmiarsi i costi del visto nel caso l’esenzione venga rifiutata.
Oltre ai casi di famigliari stretti, vengono inclusi anche i figli minorenni o chi è dipendente finanziariamente, (quindi anche i Child visa). A loro si aggiungono anche i tutori legali di minori.
Stretta sui numeri
Ottenere l’esenzione non è semplice. Il ministero dell’Interno ha recentemente reso note, nell'ambito di una per un’interrogazione parlamentare, delle statistiche che mostravano come i casi a cui era stata concessa un'esenzione da principio fossero alti.
Dal 26 marzo al 6 maggio, su 801 richieste con motivazioni compassionevoli ne sono state rifiutate solo 195.
Peggio è andata agli australiani o ai residenti che hanno richiesto di uscire dal Paese: nello stesso periodo un terzo delle richieste sono state respinte. Si tratta di circa 1000 richieste su 3000.
Per quanto riguarda l’ultimo mese però, sembra che ci sia stata una stretta.
Anche se non sono state ancora rese note statistiche ufficiali dopo il 6 maggio, tra gli agenti d’immigrazione circolano solo storie di rifiuti, anche in casi di problemi famigliari gravi o di lavoratori cosiddetti essenziali. Secondo Emanuela Canini, “si vede che ha prevalso la cautela e si è preferito evitare nuovi contagi”.
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Visti a punti, la situazione alla fine dell’anno finanziario
I visti in questione sono il 190 e 491. Il 190 è un visto permanente che permette di vivere in tutto lo stato scelto, mentre il 491 è regionale e permette di vivere in alcune zone con dei codici postali definiti. Si tratta di un visto nuovo, che a novembre ha sostituito il 489; essendo iniziato alla fine dell’anno e con i gravi problemi causati dal COVID-19 non è stato concesso spesso.
Ci troviamo alla fine dell’anno finanziario, e gli stati iniziano a chiudere gli inviti per questi visti e prepararsi all’anno finanziario nuovo.
- New South Wales
Il NSW è l’unico Stato che non ha mai avviato il visto regionale 491, rendendo disponibile solo il visto 190. Questo visto non ha ancora chiuso gli inviti nel mese di giugno.
Il NSW ha comunicato che il prossimo anno farà partire il programma del 491 con, nella lista delle occupazioni, lavori inerenti alla sanità e alle telecomunicazioni. I lavori nella ristorazione verranno probabilmente riservati alle zone regionali.
- Queensland
Il QLD ha chiuso gli inviti per il visto 190, rimane aperto per il 491 regionale solo per chi è già in Australia.
Source: SBS
- Victoria
Il VIC ha già chiuso tutto il 28 maggio e ha reso noto che, per quanto riguarda le richieste pervenute prima di quella data, la priorità verrà assegnata a chi ha un’occupazione in settori considerati critici per il Covid.
- Western Australia
Le richieste nel WA per entrambi i visti sono ancora aperte, ma lo stato sta facendo una revisione di alcune occupazioni.
- South Australia
Il SA è ancora aperto, con priorità alle professioni sanitarie con più flessibilità nei requisiti.
- Australian Capital Territory
Anche l’ACT è aperto alle richieste e sta programmando per il prossimo anno finanziario di dare più spazio al visto 491 piuttosto che al 190. Uno dei problemi frequenti che influiscono sull’alto numero di rifiuti delle nomination è che molti candidati sembra non leggere con attenzione i requisiti dello stato, e presentano le proprie domande senza rispettarli.
“Attenzione, perché oltre ad aver perso questa possibilità, la si fa perdere anche ad altri, dato che i posti rifiutati non vengono recuperati”, avverte Emanuela Canini.
- Tasmania
La Tasmania ha introdotto delle eccezioni per dimostrare flessibilità rispetto a chi deve richiedere una nomination per i visti a punti. La Tasmania distingue diverse categorie per la nomination a seconda dei requisiti:
Visto 190
Gli studenti verranno considerati anche se hanno dovuto finire il corso online purché siano sempre stati in Tasmania. Verranno presi in considerazione per le eccezioni anche quelli che non si trovavano in Australia perché erano usciti per un breve periodo prima della chiusura dei confini e non sono potuti rientrare, purché abbiano finito il corso e provino di non essere potuti rientrare per il Covid-19.
Chi si trova fuori Australia e non ha finito il corso verrà considerato solo se lo ha iniziato e lo ha svolto almeno per 12 mesi in un campus della Tasmania.
Chi si era iscritto a un corso e non è potuto arrivare in tempo per l’inizio delle lezioni e ha cominciato online, verrà preso in considerazione per le eccezioni solo se arriverà al campus appena le restrizioni vengono tolte per vivere e studiare in Tasmania per almeno 12 mesi. Dovrà essere in questo caso un corso di almeno due anni accademici. Chi invece fa solo un anno accademico dovrà farlo tutto in Tasmania senza eccezioni.
Per i lavoratori invece ci sarà flessibilità per i sei mesi di lavoro obbligatori richiesti, se questi non sono stati possibili a causa del Covid-19. Ogni caso verrà valutato singolarmente. Generalmente si richiede che siano trascorsi almeno tre mesi di lavoro a tempo pieno prima della chiusura dell’attività o della riduzione delle ore dovute al virus.
Inoltre è necessario che ci sia una ragionevole probabilità che si torni al lavoro dopo le restrizioni.
Per quanto riguarda invece la categoria dei richiedenti da fuori Australia, per il 190 questa è chiusa totalmente.
Visto 491
Dal 20 marzo vengono accettate solo nomination per occupazioni nella lista classificate come “High Demand”. Chi ha fatto richiesta per altre occupazioni prima di quella data, vedrà la sua richiesta processata ma con notevole ritardi (fino a 6 mesi), in quanto la precedenza verrà data alle occupazioni richieste.
Queste restrizioni sono valide al 6 giugno. Il sito del governo della Tasmania viene aggiornato continuamente e potrebbero cambiare. Per ulteriori informazioni consultate www.migration.tas.gov.au/news/covid19_updates.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.
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