Gianluca Zambrotta, l'indimenticato terzino della Nazionale, ad inizio carriera giocava come attaccante, per poi spostarsi a centrocampo nel Bari e nell'esordio in Nazionale, fino a trovare la sua dimensione ideale in difesa come terzino, posizione nella quale ha vinto i Mondiali in Germania del 2006.
L'ex azzurro è venuto a trovare SBS Italian per parlare della sua carriera, dagli esordi appena maggiorenne nel Como fino ai grandi palcoscenici in Nazionale e con le maglie di Juventus, Barcellona e Milan.

Gianluca Zambrotta a segno nella partita contro l'Ucraina ai quarti di finale dei Mondiali del 2006. Credit: Andreas Rentz/Bongarts/Getty Images
"Fu una mossa assolutamente indovinata al 100 percento, anche perché poi Lippi pensò anche al discorso della nazionale", spiega Gianluca a SBS Italian.
"Era il 2002, dopo il mondiale di Corea del Sud e Giappone. Paolo Maldini quell'anno diede l'addio alla Nazionale perché dopo quell'esperienza disse "basta io con la Nazionale ho chiuso" e quindi per me si apriva la strada anche da terzino".
Un percorso più facile, perché se ci fosse stato Maldini sarebbe stato impossibile prendere il posto di un mostro sacro come luiGianluca Zambrotta
E ai Mondiali di Germania Gianluca gioca da terzino, in una difesa inattaccabile (solo due i goal subiti, uno su autorete e uno su rigore contro) e concedendosi il lusso del goal in occasione dei quarti con l'Ucraina.
Ma non si può venire in Australia senza commentare il famigerato rigore causato da Lucas Neil su Fabio Grosso nel minuto finale degli ottavi, oggetto di controversie durate mesi Down Under.
Fallo netto come sembrava a prima vista o tuffo di Grosso?
Per Zambrotta il rigore c'era.
"L'arbitro era lì a un metro, quindi è stato secondo me un po' ingenuo il difensore... non può entrare così in quel minuto di quella partita, non può fare un'entrata del genere in area di rigore. È stata un'ingenuità del difensore dell'Australia", racconta Gianluca.
Un'Australia quella guidata da Guus Hiddin che ha dato diverso filo da torcere agli Azzurri in quella edizione dei Mondiali.
"Va dato assolutamente il merito all'Australia di aver fatto una grandissima partita e di averci veramente messo in grande difficoltà", ricorda l'ex Azzurro.
È stata secondo me la partita dove abbiamo fatto più fatica rispetto alle altreGianluca Zambrotta
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Gianluca Zambrotta negli studi di SBS Italian. Credit: SBS




