Giulia Capuani, rappresentante paese in Giordania per Vento di Terra Onlus e capoprogetto ad Amman, ci racconta che l'afflusso di rifugiati è numericamente molto importante in queste zone, aggiungendo ulteriore pressione alla situazione di scarsità di risorse e di povertà del Paese.
"Si stima che ci siano circa 663.000 rifugiati regolari, ma il sospetto è che in realtà in totale siano più del doppio".
Quasi l'80% di queste persone vive con meno di 85 euro al mese, racconta Capuani ai microfoni di Sbs Italian.
"Un terzo dei bambini vive in situazioni di estrema povertà, perciò non frequentano scuole ma le famiglie sono costrette a mandarli a lavorare. Per alcune bambine, invece, il destino è quello di essere vendute come spose, il numero sta aumentando per le ragazze tra 15 17 anni".
Il Covid-19 ha acuito la situazione di violenza, anche da parte dei membri delle famiglie.
"Per i bambini è normale essere picchiati in caso facciano qualcosa di sbagliato".
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L'ONG Vento di terra onlus opera in Giordania dal 2013, e lavora in particolare nei governatorati di Amman e Al-Mafraq, che essendo situati ad est e quindi vicini al confine con Iraq, Arabia Saudita e Siria, ospitano un'alta percentuale di rifugiati.
Il progetto dell'ONG è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo e si concentra principalmente sulla tutela dei minori, delle donne e dei diritti di persone con disabilità.
"Diamo assistenza finanziaria alle famiglie dei bimbi, per farli andare a scuola. Organizziamo delle riunioni per sensibilizzare sull'importanza dell'istruzione, educare alla non violenza e all'abolizione dei matrimoni delle spose bambine. Per essere efficaci includiamo sia i genitori che i bambini, affinché quest'ultimi sviluppino consapevolezza di quelli che sono i loro diritti".
"Le mamme sono quelle che curano i bimbi, e quelle che nella maggioranza dei casi vanno alle riunioni, gli uomini meno".
"I risultati che i bambini raggiungono grazie ai finanziamenti che permettono loro di andare a scuola sono molto positivi e ci spingono a continuare", conclude Giulia a capo del progetto.
Ascolta l'intervista a Giulia Capuani.
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