Global Mail: Il miele etiope, una dolce opportunità di progresso

Formazione degli apicultori in Etiopia (La Rete dei mieli, Parma per gli Altri). Credit: Parma per gli altri
Paola Salvini, presidente di Parma per gli Altri: "Una rete per far crescere un settore con enormi potenzialità non solo commerciali".
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Global Mail, viaggio nell'impegno italiano nel mondo a cura di Jolanda Pupillo.
JOLANDA PUPILLO
L'Etiopia è il principale produttore di miele dell'Africa, produce circa un quarto del miele di tutto il continente, un settore ancora lontano però dal raggiungere il suo pieno potenziale. Per questo l'associazione Parma per gli altri ha costruito nel tempo la rete dei mieli proprio in Etiopia. Ce lo racconta Paola Salvini, presidente di Parma per gli altri.
PAOLA SALVINI
L'Etiopia è un paese che ha una popolazione molto grande.
PAOLA SALVINI
oggi è di 128 milioni di abitanti, con un'aspettativa di vita di 67 anni al massimo, soprattutto nelle zone rurali ancora più basse. Noi lavoriamo come associazione nel territorio rurale a sud di Addis Abeba, in modo particolare due zone, la Edina e il Dauroconta, hanno un'economia che è caratterizzata soprattutto da agricolture di sussistenza, da povertà, di infrastrutture molto scarse, un livello
PAOLA SALVINI
sicurezza alimentare bassa.
JOLANDA PUPILLO
Dopo i primi progetti in campo educativo e sanitario e dopo un confronto con la comunità locale, Parma per gli altri ha deciso di sostenere e sviluppare l'apicoltura locale. Perché l'apicoltura?
PAOLA SALVINI
L'apicoltura è nelle corde dell'Etiopia, è molto diffusa da tantissimi anni. È un'apicoltura tradizionale in cui i contadini utilizzano quelle piccole strutture chiamate cafo che sono
PAOLA SALVINI
fatte di paglia di alberi sono come delle grandi arnie come quelli che noi vediamo sui nostri alberi, ma molto più grandi, in cui le api poi fanno il loro nido, depositano il miele. Però questa apicultura non consente un raccolto ricco e soprattutto non di grande qualità, perché per cacciare le api devono utilizzare il fuoco, il fumo e quindi il miele acquista delle caratteristiche.
PAOLA SALVINI
organolettiche non sempre piacevoli.
PAOLA SALVINI
La rete dei mieli nasce per migliorare qualitativamente e quantitativamente la produzione
PAOLA SALVINI
di miele. Abbiamo iniziato questo progetto con delle alleanze molto competenti come Slow Food e con AP, che è l'associazione apicoltori italiani. E ci siamo basati soprattutto sulla formazione degli apicoltori e sul dare strumenti
PAOLA SALVINI
che potessero migliorare la qualità e quindi arnie moderne.
JOLANDA PUPILLO
Grossomodo quanti apicoltori siete riusciti a coinvolgere finora?
PAOLA SALVINI
Oggi abbiamo circa 25 cooperative di apicoltori con un approssimativamente un totale di 280-290 apicoltori nelle due zone. Oltre a queste cooperative alle quali noi abbiamo fatto formazione e continuiamo a fare formazione, tanto che io sto per partire
PAOLA SALVINI
e vado con gli apicoltori professionisti italiani che riprenderanno tutti i discorsi. Abbiamo loro fornito anche gli strumenti di sicurezza e quindi le tute, le maschere, i guanti, in modo che il lavoro potesse essere fatto su una scala più ampia. Ma cosa fare
PAOLA SALVINI
con la cera prodotta dalle arnie moderne,
PAOLA SALVINI
visto che è molto importante anche secondo gli obiettivi del
PAOLA SALVINI
la WHO che noi condividiamo e dare lavoro anche per una parità di genere alle donne. Abbiamo fatto in modo che fossero le donne a lavorare la cera e si sono formate cooperative di donne. Ci sono oggi circa 110 donne che nei momenti del raccolto del miele fondono la cera, la lavorano in modo da poterla poi rivendere ai mercati e ad altri apicoltori per avere un reddito anche nelle loro famiglie.
PAOLA SALVINI
e quindi in questo modo noi abbiamo dato diciamo lavoro con un'attenzione alla loro cultura e alle risorse che loro hanno sia agli uomini che alle donne, perché non è facile trovare un lavoro per le donne che siano approvato. Mi passi il termine, anche dalla parte maschile.
JOLANDA PUPILLO
Infatti mi chiedevo se ci fossero state tensioni da questo punto di vista nella comunità, cioè se avete dovuto fare anche un discorso culturale più profondo.
JOLANDA PUPILLO
e non solo, diciamo tecnico scientifico per portare avanti questo progetto
PAOLA SALVINI
è stato un lavoro importante. Noi abbiamo lanciato questo progetto in un territorio in cui Parma per gli altri lavorava già da tanti anni e quindi avevamo diciamo un entroterra di conoscenza sia con le comunità sia con le istituzioni importanti. Dico con la comunità perché
PAOLA SALVINI
ancora in Etiopia la comunità è quella che determina le scelte e quindi è il gruppo degli anziani con il gruppo delle persone più rappresentative abbiamo fatto incontri di conoscenza anche con i nostri formatori. Abbiamo lavorato tanto con tutta la comunità dei cittadini presenti in Shalà, che è il nostro paese principale o gassa che nel
PAOLA SALVINI
altra zona, in modo che tutta la comunità fosse a conoscenza di quello che veniva proposto. Poi democraticamente loro hanno scelto le persone che facevano parte delle cooperative. Il fatto di coinvolgere le loro donne è stato però importante perché hanno vissuto questa cosa come un rinforzo, diciamo della famiglia e non come qualcosa che si opponeva alle loro tradizioni e quindi loro
PAOLA SALVINI
potuto anche vedere la figura femminile al lavoro e fare delle riflessioni, delle discussioni con loro. Certo.
JOLANDA PUPILLO
Ecco com'è questo miele?
PAOLA SALVINI
adesso è cambiato il
PAOLA SALVINI
tipo di miele, diciamo che
PAOLA SALVINI
producono. E un miele molto ricco di propoli perché non è così filtrato, è un miele con grande sapore. È un miele che viene preso dalle eucalipti in modo particolare.
PAOLA SALVINI
che ci sono nella nostra zona da fiori di campo e da acacia, ha un sapore un po' più intenso del nostro. Devo dire che è un miele molto apprezzato perché viene venduto nel mercato locale, ma in modo particolare nella capitale, dove viene venduto nelle ambasciate e nei supermercati. Ci sono anche due supermercati italiani o francesi, in cui il miele dei nostri apicoltori è particolarmente apprezzato.
PAOLA SALVINI
Anche i giovani partecipano
PAOLA SALVINI
attivamente. La produzione con le armi moderne ha consentito comunque di mettere in moto un meccanismo di economia circolare, perché le armi moderne noi le abbiamo fatte costruire in loco e abbiamo aperto anche due piccole falegnamerie affidate ai giovani, in modo che
PAOLA SALVINI
arnie vengano prodotte in loco e con chiaramente il legno di eucalipto, di cui l'Etiopia è molto ricca, viene lavorato da una rendita anche per queste generazioni giovani con cui noi lavoriamo.
JOLANDA PUPILLO
Ci diceva che è in partenza per una missione, appunto.
PAOLA SALVINI
Io sono in partenza insieme appunto a due apicoltori.
PAOLA SALVINI
importanti. Lo scopo è quello proprio di aprire un punto di riferimento grande, quello che noi abbiamo chiamato un hub per tutti gli apicoltori, è una struttura che abbiamo costruito in cui verrà convogliato il mele prodotto da tutti questi apicoltori e verrà lavorato insieme.
PAOLA SALVINI
In modo che la quantità e la qualità migliori ulteriormente. Questa struttura che è stata fatta e viene appunto inaugurata adesso dovrebbe consentire un salto di qualità, proprio nella produzione, in modo particolare nella commercializzazione del miele.
JOLANDA PUPILLO
Il sito di Parma per gli altri, www.parmaperglialtri.it.
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