Global Mail: Il miele etiope, una dolce opportunità di progresso

Formazione degli apicultori in Etiopia (La Rete dei mieli, Parma per gli Altri)

Formazione degli apicultori in Etiopia (La Rete dei mieli, Parma per gli Altri). Credit: Parma per gli altri

Paola Salvini, presidente di Parma per gli Altri: "Una rete per far crescere un settore con enormi potenzialità non solo commerciali".


"L'apicoltura è nelle corde dell'Etiopia, è molto diffusa da tantissimi anni": esordisce così Paola Salvini, presidente di Parma per gli Altri, un'ODV - Organizzazione di Volontariato - che dal 1989 realizza progetti di sviluppo in Africa, con particolare impegno in Etiopia.

Il progetto mira a migliorare un settore che in Etiopia è già molto prolifico: nel 2024/2025 infatti sono state prodotte nel Paese etiope 326.000 tonnellate di miele rispetto alle 296.000 pianificate, consolidando la leadership come produttore di miele nel continente africano.
In che modo si può migliorare la produzione del miele? Ecco la risposta di Salvini: "Quella etiope è un'apicoltura tradizionale in cui i contadini utilizzano quelle piccole strutture chiamate cafo che sono fatte di paglia di alberi", ha spiegato. "Sono come delle grandi arnie come quelli che noi vediamo sui nostri alberi, ma molto più grandi, in cui le api poi fanno il loro nido, depositano il miele."

Il problema sta nella caccia alle api: "Questa apicultura non consente un raccolto ricco e soprattutto non di grande qualità, perché per cacciare le api devono utilizzare il fuoco, il fumo e quindi il miele acquista delle caratteristiche organolettiche non sempre piacevoli", ha chiarito Salvini.
La sfida è doppia, perché al miglioramento delle procedure c'è anche un cambio sociale, che vede un maggiore inserimento delle donne nel processo lavorativo.

Per Salvini, è stato molto importante particolarmente in una società come quella etiope in cui gli anziani hanno un ruolo predominante: "Il fatto di coinvolgere le loro donne è stato importante perché hanno vissuto questa cosa come un rinforzo della famiglia e non come qualcosa che si opponeva alle loro tradizioni e quindi gli anziani hanno potuto anche vedere la figura femminile al lavoro e fare delle riflessioni", ha concluso.

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Global Mail, viaggio nell'impegno italiano nel mondo a cura di Jolanda Pupillo.

JOLANDA PUPILLO

L'Etiopia è il principale produttore di miele dell'Africa, produce circa un quarto del miele di tutto il continente, un settore ancora lontano però dal raggiungere il suo pieno potenziale. Per questo l'associazione Parma per gli altri ha costruito nel tempo la rete dei mieli proprio in Etiopia. Ce lo racconta Paola Salvini, presidente di Parma per gli altri.

PAOLA SALVINI

L'Etiopia è un paese che ha una popolazione molto grande.

PAOLA SALVINI

oggi è di 128 milioni di abitanti, con un'aspettativa di vita di 67 anni al massimo, soprattutto nelle zone rurali ancora più basse. Noi lavoriamo come associazione nel territorio rurale a sud di Addis Abeba, in modo particolare due zone, la Edina e il Dauroconta, hanno un'economia che è caratterizzata soprattutto da agricolture di sussistenza, da povertà, di infrastrutture molto scarse, un livello

PAOLA SALVINI

sicurezza alimentare bassa.

JOLANDA PUPILLO

Dopo i primi progetti in campo educativo e sanitario e dopo un confronto con la comunità locale, Parma per gli altri ha deciso di sostenere e sviluppare l'apicoltura locale. Perché l'apicoltura?

PAOLA SALVINI

L'apicoltura è nelle corde dell'Etiopia, è molto diffusa da tantissimi anni. È un'apicoltura tradizionale in cui i contadini utilizzano quelle piccole strutture chiamate cafo che sono

PAOLA SALVINI

fatte di paglia di alberi sono come delle grandi arnie come quelli che noi vediamo sui nostri alberi, ma molto più grandi, in cui le api poi fanno il loro nido, depositano il miele. Però questa apicultura non consente un raccolto ricco e soprattutto non di grande qualità, perché per cacciare le api devono utilizzare il fuoco, il fumo e quindi il miele acquista delle caratteristiche.

PAOLA SALVINI

organolettiche non sempre piacevoli.

PAOLA SALVINI

La rete dei mieli nasce per migliorare qualitativamente e quantitativamente la produzione

PAOLA SALVINI

di miele. Abbiamo iniziato questo progetto con delle alleanze molto competenti come Slow Food e con AP, che è l'associazione apicoltori italiani. E ci siamo basati soprattutto sulla formazione degli apicoltori e sul dare strumenti

PAOLA SALVINI

che potessero migliorare la qualità e quindi arnie moderne.

JOLANDA PUPILLO

Grossomodo quanti apicoltori siete riusciti a coinvolgere finora?

PAOLA SALVINI

Oggi abbiamo circa 25 cooperative di apicoltori con un approssimativamente un totale di 280-290 apicoltori nelle due zone. Oltre a queste cooperative alle quali noi abbiamo fatto formazione e continuiamo a fare formazione, tanto che io sto per partire

PAOLA SALVINI

e vado con gli apicoltori professionisti italiani che riprenderanno tutti i discorsi. Abbiamo loro fornito anche gli strumenti di sicurezza e quindi le tute, le maschere, i guanti, in modo che il lavoro potesse essere fatto su una scala più ampia. Ma cosa fare

PAOLA SALVINI

con la cera prodotta dalle arnie moderne,

PAOLA SALVINI

visto che è molto importante anche secondo gli obiettivi del

PAOLA SALVINI

la WHO che noi condividiamo e dare lavoro anche per una parità di genere alle donne. Abbiamo fatto in modo che fossero le donne a lavorare la cera e si sono formate cooperative di donne. Ci sono oggi circa 110 donne che nei momenti del raccolto del miele fondono la cera, la lavorano in modo da poterla poi rivendere ai mercati e ad altri apicoltori per avere un reddito anche nelle loro famiglie.

PAOLA SALVINI

e quindi in questo modo noi abbiamo dato diciamo lavoro con un'attenzione alla loro cultura e alle risorse che loro hanno sia agli uomini che alle donne, perché non è facile trovare un lavoro per le donne che siano approvato. Mi passi il termine, anche dalla parte maschile.

JOLANDA PUPILLO

Infatti mi chiedevo se ci fossero state tensioni da questo punto di vista nella comunità, cioè se avete dovuto fare anche un discorso culturale più profondo.

JOLANDA PUPILLO

e non solo, diciamo tecnico scientifico per portare avanti questo progetto

PAOLA SALVINI

è stato un lavoro importante. Noi abbiamo lanciato questo progetto in un territorio in cui Parma per gli altri lavorava già da tanti anni e quindi avevamo diciamo un entroterra di conoscenza sia con le comunità sia con le istituzioni importanti. Dico con la comunità perché

PAOLA SALVINI

ancora in Etiopia la comunità è quella che determina le scelte e quindi è il gruppo degli anziani con il gruppo delle persone più rappresentative abbiamo fatto incontri di conoscenza anche con i nostri formatori. Abbiamo lavorato tanto con tutta la comunità dei cittadini presenti in Shalà, che è il nostro paese principale o gassa che nel

PAOLA SALVINI

altra zona, in modo che tutta la comunità fosse a conoscenza di quello che veniva proposto. Poi democraticamente loro hanno scelto le persone che facevano parte delle cooperative. Il fatto di coinvolgere le loro donne è stato però importante perché hanno vissuto questa cosa come un rinforzo, diciamo della famiglia e non come qualcosa che si opponeva alle loro tradizioni e quindi loro

PAOLA SALVINI

potuto anche vedere la figura femminile al lavoro e fare delle riflessioni, delle discussioni con loro. Certo.

JOLANDA PUPILLO

Ecco com'è questo miele?

PAOLA SALVINI

adesso è cambiato il

PAOLA SALVINI

tipo di miele, diciamo che

PAOLA SALVINI

producono. E un miele molto ricco di propoli perché non è così filtrato, è un miele con grande sapore. È un miele che viene preso dalle eucalipti in modo particolare.

PAOLA SALVINI

che ci sono nella nostra zona da fiori di campo e da acacia, ha un sapore un po' più intenso del nostro. Devo dire che è un miele molto apprezzato perché viene venduto nel mercato locale, ma in modo particolare nella capitale, dove viene venduto nelle ambasciate e nei supermercati. Ci sono anche due supermercati italiani o francesi, in cui il miele dei nostri apicoltori è particolarmente apprezzato.

PAOLA SALVINI

Anche i giovani partecipano

PAOLA SALVINI

attivamente. La produzione con le armi moderne ha consentito comunque di mettere in moto un meccanismo di economia circolare, perché le armi moderne noi le abbiamo fatte costruire in loco e abbiamo aperto anche due piccole falegnamerie affidate ai giovani, in modo che

PAOLA SALVINI

arnie vengano prodotte in loco e con chiaramente il legno di eucalipto, di cui l'Etiopia è molto ricca, viene lavorato da una rendita anche per queste generazioni giovani con cui noi lavoriamo.

JOLANDA PUPILLO

Ci diceva che è in partenza per una missione, appunto.

PAOLA SALVINI

Io sono in partenza insieme appunto a due apicoltori.

PAOLA SALVINI

importanti. Lo scopo è quello proprio di aprire un punto di riferimento grande, quello che noi abbiamo chiamato un hub per tutti gli apicoltori, è una struttura che abbiamo costruito in cui verrà convogliato il mele prodotto da tutti questi apicoltori e verrà lavorato insieme.

PAOLA SALVINI

In modo che la quantità e la qualità migliori ulteriormente. Questa struttura che è stata fatta e viene appunto inaugurata adesso dovrebbe consentire un salto di qualità, proprio nella produzione, in modo particolare nella commercializzazione del miele.

JOLANDA PUPILLO

Il sito di Parma per gli altri, www.parmaperglialtri.it.

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