Quella degli operatori umanitari è una professione sempre più a rischio: dal 2000 ad oggi un operatore umanitario viene ucciso, ferito, rapito o arrestato ogni giorno, nonostante il diritto internazionale vieti gli attacchi contro di loro.
"Mai come negli anni recenti è stata sfidata la nostra sicurezza, che fa riferimento al diritto internazionale", spiega Gianluca Ranzato, referente per le Emergenze di Save the Children Italia al microfono di SBS Italian, "e mai come in questi anni vediamo un aumento di casi di gravi violazioni della sicurezza degli operatori umanitari".
"Il 2024 è stato l'anno piu letale di sempre: 383 persone uccise, di cui 172 solo nei primi otto mesi dell'anno", specifica Ranzato.
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Nel 2024 l'Australia, insieme ad altri Paesi, ha promosso la Dichiarazione sulla protezione del personale umanitario (Declaration on the Protection of Humanitarian Personnel).
Il 2025 tuttavia sta registrando finora un aumento delle vittime tra coloro che esercitano questa professione, anche rispetto all'anno precedente.
"La cosa che deve essere riaccesa è il valore complessivo dell'essere operatore umanitario", riflette Ranzato, auspicando che anche altri Paesi sottoscrivano la Dichiarazione.