"Nella prima fase di questo accordo - che è quella sulla quale punta molto il presidente americano Trump, evidentemente per dare un impulso decisivo poi all'attuazione delle restanti fasi - è previsto lo scambio tra gli ostaggi israeliani e prigionieri politici palestinesi", spiega il corrispondente da Gerusalemme de Il Manifesto Michele Giorgio.
[Lo scambio] è l'elemento centrale per il proseguimento del cessate il fuoco, che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime ore.Michele Giorgio
Questa prima fase dell'accordo firmato a Sharm el-Sheikh prevede anche un ritiro parziale dell'esercito israeliano e la possibilità di aumentare il flusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
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“Il Sole, la Luna e le stelle si sono allineati” per facilitare il piano di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ha detto Aaron David Miller, che ha ricoperto il ruolo di negoziatore per il Medio Oriente presso il Dipartimento di Stato americano per oltre vent'anni.
Secondo quanto riferito mercoledì dal ministero della Salute palestinese, dall'inizio della guerra a Gaza sono state uccise più di 67.000 persone, per lo più donne e bambini, mentre altre 170mila circa sono rimaste ferite. Per non parlare di chi non ha più una casa, e dei due anni di prigionia per gli ostaggi israeliani del 7 ottobre.
Ora, la domanda che in molti si fanno è: reggerà questa tregua?
"Per la verità i dubbi sono molti, tra una settimana o poco più dovrebbero cominciare i negoziati sull'attuazione della seconda fase e uno dei punti principali è sicuramente il disarmo di Hamas", sulle cui modalità ci sono molti dubbi.
Hamas cercherà di manovrare la situazione e proverà a non fermarsi completamente, quindi poi quale sarà la reazione di Israele? Inoltre c'è la questione del governo di Gaza.Michele Giorgio