Durante i lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 settembre 2025, l'Australia ha seguito altri Paesi occidentali nel riconoscimento delo Stato palestinese.
156 Paesi, su un totale di 193 Paesi membri dell'ONU, hanno compiuto questo passo in questa maggioranza schiacciante (che costitusce circa l'80% delle Nazioni Unite).
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Ad oggi non rientrano Israele, gli Stati Uniti, l'Italia, la Germania e il Giappone.
Il riconoscimento australiano, come precisato dallo stesso Albanese, si basa su una serie di garanzie da parte dell'Autorità palestinese, che amministra parti della Cisgiordania occupata ed è considerata la probabile autorità di un futuro Stato, e sull'esclusione di Hamas dal potere.
SBS Italian ha raccolto i commenti alla decisione del governo Albanese di:
- Max Steiner (Executive Director del Jewish Council of Australia);
- Alon Cassuto (CEO della federazione dei Sionisti australiani);
- Carlo Carli (membro storico dell'APAN - l'Australia Palestine Advocacy Network, ex deputato laburista in Victoria ed ex CEO della Federation of Ethnic Communities' Councils of Australia);
- Matteo Vergani (professore associato alla Deakin University e direttore del Tackling Hate Lab).