All'epoca aveva già ben chiaro che cosa voleva fare da grande, e per realizzare il suo sogno è quindi tornato down under per frequentare l'università a Townsville, dove ha studiato biologia marina.
Da 12 anni Martino si è stabilito in Australia, e non se ne' è più andato.
Ha vissuto diverso tempo a Cairns e poi recentemente si è trasferito a Melbourne, dove oggi fa il ricercatore presso la Monash University, ma la sua identità italiana non l'ha mai persa anche se ha confessato di sentirsi sempre più come un grande miscuglio, "sono l'italiano quando sono in Australia e l'australiano quando sono in Italia".
Nei suoi 12 anni in Australia, Martino ha costruito una grande rete di amici che, vista la lontananza da casa, sono diventati come una seconda famiglia. Quando si vive lontano da casa gli amici diventano fondamentali ma il problema, spiega Martino, "è che poi molti amici partono e se ne vanno". Un'esperienza purtroppo comune per le persone delle diverse comunità di cosidetti expat del paese.

Source: Courtesy of Martino Malerba
"In Australia le persone sono più pratiche, non ci sono etichette", questo il motivo principale per cui secondo Martino è stato facile fare amicizia in Australia ma, senza dubbio, i rapporti più stretti restano quelli all'interno della comunità italiana. "Uno all'inizio prova a stare vicino agli australiani per imparare bene la lingua, ma c'è sempre molta attrazione tra persone della stessa cultura".
L'Australia ha accolto sempre bene Martino, che qui ha potuto realizzare i suoi sogni come giovane ricercatore, ma le differenze profonde con la sua cultura d'orgine restano: "ci sono delle barriere insormontabili tra l'Italia e l'Australia, un esempio è il cricket", che per quanto si sforzi resta per Martino uno sport che proprio non riesce a seguire.

2004, foto con uniforme alla Cairns High School nel mio anno della 4a liceo dove sono andato in Australia per la prima volta. Source: Courtesy of Martino Malerba

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