Negli Stati Uniti, dove le donne sono campionesse del mondo di calcio mentre la nazionale maschile stenta a decollare, la questione dell'uguaglianza dei salari tra giocatori e giocatrici è finita in tribunale. Sarà insomma un giudice a chiudere la vertenza fra la Federcalcio USA e le rappresentanti delle giocatrici che il 7 luglio, in Francia, hanno conquistato il quarto Mondiale della loro storia.
“Abbiamo avviato la mediazione piene di speranze - ha detto una delle rappresentante delle atlete, Molly Levinson - ma siamo deluse dalla determinazione della federazione nel perpetuare un atteggiamento discriminatorio”. La risposta è stata affidata ad una nota nella quale si legge che la federcalcio: “Apprezza le giocatrici e lo ha dimostrato fornendo loro un compenso e un supporto che supera qualsiasi altra squadra femminile nel mondo". Ma allo stesso tempo sottolinea che "l’approccio delle calciatrici è stato aggressivo e improduttivo”.
Il tema della parità dei salari tra uomini e donne nel calcio resta dunque di attualità, e nella settimana in cui parte il campionato italiano di calcio femminile ne abbiamo parlato col giornalista Alessandro Mastroluca, autore di un'inchiesta sull'argomento per la rivista 433, il quale ci ha spiegato cosa si intenda per professionismo e se l'equal pay sia possibile e sostenibile.