Alessandro è cresciuto in Val di Susa, in Piemonte, e quando si è iscritto all’Università di Torino per studiare fisica, la sua prima idea era quella di specializzarsi in astrofisica.
Dallo studio delle stelle, però, Alessandro è passato in poco tempo ad interessarsi a quello degli oceani, dopo aver studiato fisica del clima e dell’atmosfera.
Come parte del suo Master in fisica dei sistemi complessi, durante il quale si è specializzato in fisica dei fluidi, Alessandro è andato negli Stati Uniti, dove ha realizzato una tesi presso uno dei più importanti centri di oceanografia al mondo: The Woods Hole Oceanographic Institution.
Durante la sua permanenza presso il centro, che si trova in Massachussets, Alessandro ha iniziato a studiare lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia.

Mertz Glacier, January 2017. Source: credit Alessandro Silvano
“Ho fatto questa ricerca con una ricercatrice italiana, Fiamma Straneo, che è molto famosa. Lei è di Milano e si è trasferita negli Stati Uniti quasi trenta anni fa.”
E proprio in America, ha incontrato degli scienziati australiani che gli hanno parlato degli studi sull’Antartide della University of Tasmania.
Grazie a questo incontro, ha deciso di fare domanda per un dottorato in Tasmania ed è così iniziata la sua avventura australiana.
Alessandro è soddisfatto della sua esperienza down under, ma crede che l’Australia sia soltanto una tappa di un percorso accademico che lo porterà altrove a proseguire i suoi studi.

Alessandro Silvano in front of the Institute for Marine and Antarctic Studies - University of Tasmania. Source: Courtesy of Alessandro Silvano
“Nell’ambito scientifico è sempre una buona cosa cercare di avere un’esperienza il più variegata possibile.”
La sua speranza è quella di tornare in Europa, dove comunque esiste molto interesse per gli studi sull’Antartide, anche dal punto di vista politico.

Antarctic icebergs, December 2016. Source: credit Alessandro Silvano
“Se ci fosse un’inversione di tendenza penso che molti scienziati sarebbero disposti a tornare in Italia.”
Secondo Alessandro l’università italiana prepara bene i suoi studenti, che diventano spesso scienziati di successo in tutto il mondo. Ma la mancanza di fondi per la ricerca spesso fa sì che l’opzione estero diventi la migliore per una carriera scientifica. Ciononostante, Alessandro ha fiducia nell’Italia.