Nella capitale saudita di Riad delegazioni statunitensi ed ucraine si sono incontrate per discutere i termini per il raggiungimento di un cessate il fuoco, con i colloqui tra Stati Uniti e Russia previsti tra qualche ora, nella giornata di lunedì 24 marzo.
L'inviato speciale nominato dal presidente Trump, Steve Witkoff, ha dichiarato di credere che Putin voglia la pace, dicendosi fiducioso che nelle prossime 24 ore si registreranno significativi progressi.
Su cosa si basa l'ottimismo degli Stati Uniti? È cambiato davvero qualcosa nelle ultime settimane, o potrebbe accadere ora, nelle ambizioni di Kiev e di Mosca?
Ne abbiamo parlato con l'ex direttore dell'ANSA Giampiero Gramaglia, con cui abbiamo discusso anche della riduzione nelle ultime settimane dell'interesse statunitense verso le sorti di Gaza, della chiusura del Ministero dell'Istruzione negli Stati Uniti e della decisione di Trump di privare Joe Biden, Kamala Harris, Hillary Clinton ed altri dell'accesso alle informazioni riservate in materia di sicurezza.
