Nel Caucaso Meridionale un conflitto che si protrae da secoli sembra essere vicino alla sua conclusione.
Il Nagorno Karabakh, enclave grande come il Molise, ufficialmente territorio azero ma a maggioranza armena, è stato recentemente attaccato dalle forze azere, senza che venisse per questo richiesto il supporto russo, "da sempre a supporto degli armeni", spiega il giornalista Giuseppe d'Amato.
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Oltre la metà della popolazione armena che viveva nell'enclave ha infatti abbandonato le proprie abitazioni rifugiandosi in territorio armeno dopo la serie di attacchi dei soldati azeri.
Baku ha acconsentito al corridoio umanitario permettendo a più di 70mila persone di lasciare il Nagorno Karabakh per andare in Armenia.
Mosca perde così il controllo del Caucaso meridionale, e anche sul fronte ucraino le cose non vanno meglioGiuseppe D'Amato
Secondo D'Amato, questa situazione va a danneggiare la politica internazionale della Russia, e la resa incondizionata apre altri scenari nello scacchiere geopolitico internazionale, a cui Mosca cerca di porre riparo concentrandosi in Africa.
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