Marisa Nigliazzo arrivò in Australia nel 1960 per raggiungere il padre, che qualche anno prima si era trasferito down under dove aveva trovato lavoro come tagliatore.
Allora 25enne, la ragazza siciliana era partita alla volta di Melbourne assieme a sua madre, alle sue figlie - Liliana e Annamaria - e a suo marito, Salvatore Punzina.

Salvatore Punzina e Marisa Migliazzo Credit: courtesy of Marisa Migliazzo
"Arrivammo in Australia a bordo di una bella nave, viaggiando in prima classe, nella quale eravamo la coppia più giovane".
"Fu una traversata indimenticabile: ricevemmo un trattamento speciale, mangiando con il capitano e con un cappellano. Ma a me piaceva andare in classe turistica perché lì si ballava e si cantava".
"Mio marito si decise a trasferirsi in Australia quando mio padre gli disse che qui c'erano uguali opportunità per tutti", ricorda Marisa.

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Facendo leva sul suo senso degli affari, poi, Salvatore decise di investire nel settore dei gelati e riuscì immediatamente ad imporsi all'attenzione degli australiani anche con un carrettino che aveva fatto venire appositamente dalla sua Sicilia.
Mio marito guardò il cielo d'Australia e disse: qui il gelato lo possono mangiare tutto l'anno
"Nonostante la protesta di un poliziotto, mio marito prese il carrettino e lo trascinò su e giù per Bourke street, nel centro di Melbourne affinché la gente si rendesse conto che il suo gelato era diverso".
"A quel punto Salvatore fu intervistato da Pietro Migliorelli, un giornalista di origine romana che lavorava per Channel 9 e che gli chiese di raccontare i dettagli dell'iniziativa. Fu lì che mio marito rispose: 'Chiamatemi mister Gelato".

Un'immagine della comunità italiana nella Melbourne degli anni Sessanta Credit: courtesy of Marisa Migliazzo
Mister Gelato arrivò ad avere una alcuni camioncini che andavano in giro per le strade di Melbourne con un carillon che diffondeva le note di O sole mio e con i quali vendeva gelati alla frutta, fatti con prodotti che arrivavano direttamente da Modena.
Salvatore era un uomo bellissimo e dalle mille risorse, ma sul lavoro era rude. Per questo preferii non lavorare mai insiemeMarisa Migliazzo
"Amavo la mia famiglia, ma con mio marito preferii non lavorare mai, perche' avevamo atteggiamenti e comportamenti diversi nei confronti dei nostri dipendenti. Era un uomo pieno di risorse, ma mi dissi 'O lavoro con mio marito o sfascio il matrimonio'", ricorda Marisa, oggi 87enne.
Anche Marisa Nigliazzo ha gestito una sua attività nel momento in cui da una famiglia toscana rilevò un piccolo locale elegante di Carlton, The Flying restaurant , una gastronomia nella quale cucinò anche per il primo ministro australiano.

Un'immagine della famiglia Nigliazzo-Punzina Credit: courtesy of Marisa Migliazzo
"A quel punto l'Australia non mi piacque più. Mi mancavano mia madre, mio fratello, mia sorella, i miei nipoti... così mi venne una grande nostalgia dell'Italia", ricordnoa Marisa.
L'Australia ci ha dato tanto e rimpiango il fatto di essere tornata a vivere in Italia
Nel 1979 lei e il marito tornarono in Italia e si stabilirono in Toscana, dove Salvatore è venuto a mancare nel 2015.
Anche il carretto di mister Gelato è rientrato nel bel paese, ed oggi è conservato in un museo del memoria a Quarrata, in provincia di Pistoia.

Salvatore Punzina in Italia assieme alla nipote, Victoria in Italia nel 2003 Credit: courtesy of




