Sono state oltre 100 le manifestazioni, che secondo gli organizzatori hanno portato in piazza 2 milioni di italiani lo scorso venerdì. Numero come di consueto ridimensionato dalle varie questure e dal ministero degli Interni, che ha parlato di 400mila persone.
Solidarietà alla Flotilla, al popolo palestinese ma anche dissenso nei confronti di un governo che, diversamente da molti altri, non ha riconosciuto lo Stato palestinese all'Assemblea generale dell'Onu conclusasi la settimana scorsa.
Secondo il giornalista Carlo Fusi le dichiarazioni di Giorgia Meloni - che giovedì aveva accusato i manifestanti sostenendo che "weekend lungo e rivoluzione non vanno insieme"- sono state "sferzanti, e non si può sottovalutare la massiccia risposta degli italiani sul tema Gaza".
Manifestazioni per la maggior parte pacifiche, con persone di tutte le età che sfilavano nelle strade di tutta Italia. A queste però se ne sono aggiunte altre nelle giornate successive a venerdì in cui invece si sono registrati scontri e, secondo il Viminale, 55 feriti tra le forze dell'ordine, con disagi maggiori che si sono registrati a Roma, Torino e Milano.
Nella sua analisi, Fusi ha anche affrontato il risultato elettorale in Calabria - che ha visto la riconferma del centrodestra - nonché i lavori della Camera, con la riforma della Giustizia sempre più vicina.