Ci sarebbe la mano della Guardia Rivoluzionaria iraniana dietro due attacchi antisemiti compiuti nei mesi scorsi in Australia. La rivelazione, frutto del lavoro di intelligence, ha innescato una crisi diplomatica senza precedenti con Teheran e ha portato all’espulsione dell’ambasciatore iraniano a Canberra.
Secondo l’ASIO, l’Organizzazione australiana per la sicurezza e l’intelligence, gli attacchi contro la sinagoga Addass Israel di Melbourne e contro un ristorante kosher di Sydney sarebbero stati pianificati dalla repubblica Islamica attraverso una rete di intermediari. Per il primo ministro Anthony Albanese si è trattato di "tentativi deliberati di destabilizzare e dividere la società australiana".
Clicca il tasto 'play' in alto per ascoltare il nostro servizio

Un'immagine dell'ambasciata iraniana a Canberra Source: AAP / LUKAS COCH/AAPIMAGE
Il ministro degli Interni Tony Burke ha poi anticipato un cambio di rotta: “Questa situazione straordinaria ci obbliga ad adattare la nostra risposta: la Guardia Rivoluzionaria sarà inserita tra le organizzazioni terroristiche”.
Sono stati tentativi deliberati di destabilizzare e dividere la società australianaAnthony Albanese
La decisione ha trovato un ampio consenso bipartisan. La leader dell’opposizione Sussan Ley ha assicurato il pieno appoggio della Coalizione: “Siamo completamente uniti dietro le misure annunciate dal governo”.
Era dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che l'Australia non allontanava un ambasciatore dal suo territorio. Il Consiglio Ebraico d’Australia ha aggiunto che la comunità è profondamente preoccupata per l’ingerenza straniera ma che è riconoscente alle autorità locali per l’impegno profuso per garantire la sicurezza.