Dopo il lungo fine settimana di Capodanno, Sydney si è risvegliata con nuove restrizioni. Dalla mezzanotte tra domenica 3 e lunedì 4 gennaio è stato infatti reso obbligatorio l'uso della mascherina sui mezzi di trasporto pubblico e nei luoghi al chiuso della Greater Sydney, Central Coast e Wollongong.
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Sydney, ecco dove è obbligatorio indossare la mascherina
Paul Scutti, esperto di politica australiana, ha spiegato ai nostri microfoni come sia in particolare il focolaio di Berala, partito dal negozio di bevande alcolico BWS, a destare preoccupazioni. "Sono già state contattate circa duemila persone e gli esperti stanno visionando anche le telecamere a circuito chiuso del bottle shop per cercare di identificare i clienti".
Nella conferenza stampa di lunedì 4 gennaio, il NSW ha registrato il primo giorno con zero casi di infezione locale da coronavirus. Il conteggio come è consuetudine si ferma alle 20 del giorno precedente, ma è da notare come domenica sera, dopo le 20, sono stati registrati due nuovi casi di infezione collegati al focolaio di Berala.
In Victoria ci si attende che si possa espandere il focolaio relativo al ristorante tailandese a Black Rock, nella zona sudorientale di Melbourne, e lo stato ha chiuso i confini con il New South Wales, costringendo decine di migliaia di persone ad un ritorno anticipato durante gli ultimi giorni del weekend di inizio anno.
In primo piano
- Per la prima volta, le mascherine diventano obbligatorie a Sydney, dopo che i focolai attivi sono diventati tre (Northern Beaches, Wollongong, Berala).
- 60.000 persone hanno lasciato il NSW e sono rientrate in Victoria prima della chiusura dei confini
- Il South Australia ha licenziato 99 guardie del programma di quarantena in hotel. Tra i motivi, l'aver dormito in servizio o il non avere indossato mascherine e altri dispositivi di sicurezza.
Nel frattempo l'opposizione laburista si sta preparando alle possibili elezioni anticipate per quest'anno, che Scott Morrison ha finora escluso. Albanese ha rinunciato ufficialmente alla riforma sui franking credits, "considerata tra le cause della sconfitta dei laburisti" nelle elezioni del 2019.
Sullo sfondo di questo primo scontro del 2021 c'è la decisione di Scott Morrison di modificare l'inno nazionale australiano, accolta in modo positivo da quasi tutti, pur con la richiesta da parte di alcuni di fare di più. Da quest'anno i cittadini australiani non canteranno più definendosi "young and free" ma "one and free".
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