"Quando ero uno scolaro, facevo fatica a mantenere la concentrazione, e questo mi ha fatto provare empatia per i bambini più scalmanati in classe", racconta ridendo lo chef nato in Italia, ma che ora vive in Australia dove insegna italiano - la lingua ma anche la cucina italiana.
Dopo il suo arrivo in Australia, lo chef Luca ha sviluppato un modo molto pratico di insegnare l'italiano attraverso il cibo.

Luca Roncari in action Source: courtesy of Luca Roncari
Ora offre alle scuole interessate l'opportunità di invitarlo per lezioni in cui organizza una vera e propria chef's line con gli studenti, che diventano contemporaneamente sous-chef e studenti di lingua.
Ognuno viene incaricato di una mansione specifica, dalle più semplici alle più complesse. Tutte le istruzioni vengono date in italiano e vengono memorizzate dagli studenti.
"Gli studenti partecipano in un gioco di ruolo e lo fanno molto bene" racconta chef Luca, aggiungendo che alcune delle ragazzine e dei ragazzini sono sorprendentemente bravi in cucina.
Lo scopo non è solo migliorare dal punto di vista culinario o linguistico. C'è anche modo di insegnare ai bambini qualcosa sulle tradizioni sociali italiane.
"Mi piace l'idea di tornare al classico pranzo italiano della domenica, quando si cucina insieme, ci si siede e si mangia e prendendo il tempo per gustare quello che si è fatto" racconta lo chef originario del Veneto.
Luca ricorda che quando andava a scuola non era molto bravo a memorizzare informazioni in un contesto accademico. La sua esperienza lo ha portato a credere che nell'attuale sistema scolastico ci sia spazio per uno stile di insegnamento diverso, basato sull'apprendimento emotivo e pratico.

Polenta and salame Source: courtesy of Luca Roncari
"Io spesso vedo le maestre che mi dicono, quasi scusandosi, 'oh, in questa classe ci sono 5 o 6 studenti che... aiuto!" racconta chef Luca. "'Perfetto!", rispondo, "saranno i miei assistenti, ci penso io! Perché ero anche io così".
Lo chef Luca sottolinea che tutti noi impariamo la prima lingua attraverso un'associazione di emozioni, suoni e immagini.
"Voglio replicare una forma di apprendimento naturale, che oggi viene denominata CLIL, o content and language integrated learning", spiega.
"Mettiamo la lingua in un contesto, nel mio caso la cucina, e attraverso questo contesto sviluppiamo la parte della sintassi, la grammatica, eccetera".
La risposta degli studenti finora è stata eccellente, racconta lo chef Luca, e l'esperienza viene presa molto sul serio dagli studenti e dalle scuole.

Source: courtesy of Luca Roncari
“Ridiamo e scherziamo tutti, ma dopo un po’ gli faccio sapere che mangeranno solo quello che riusciranno a cucinare”, dice Luca.
“Vedere un ragazzo o una ragazza che fa girare in aria una crespella mi entusiasma, perché dimostra che non ci sono solo i videogiochi (...) e c’è grande potenziale in tutti”.
Potete ascoltare l'intervista integrale in italiano cliccando sul tasto play all'inizio di questa storia

Source: courtesy of Luca Roncari




