La scorsa settimana, Melbourne ha raggiunto quota 200 giorni in lockdown. Nell'ultimo anno e mezzo, la capitale del Victoria ha insomma vissuto 7 mesi alle prese con restrizioni che hanno colpito le attività economiche, in particolare la ristorazione.
Molti imprenditori del settore hanno fatto fatica a portare avanti i loro locali, alcuni sono riusciti a sopravvivere grazie ai sussidi governativi mentre altri ancora hanno dovuto chiudere i battenti.
Tutti hanno trovato problemi crescenti anche nel recrutare del personale qualificato.
Nonostante tutto, non mancano storie di segno opposto, quelle cioè di piccoli imprenditori italiani che hanno sfidato la sorte investendo nella ristorazione.

La cucina dello SHOP113 di Northcote Source: SBS Italian - Dario Castaldo
Lorenzo Tron e Daniele Procaccini, per esempio, hanno deciso di aprire due locali nel bel mezzo del sesto lockdown di Melbourne, rispettivamente a Northcote e a Macleod, correndo rischi sotto vari punti di vista.
Diciotto mesi alle prese con vari lockdown non hanno infatti solo avuto un impatto sulla disponibilità economica dei consumatori, ma hanno ridotto anche il numero di nuove leve in arrivo dall'estero.

Prove generali di nuovi menù Source: SBS Italian - Dario Castaldo
Oltre a questo, il settore sta andando incontro ad una serie di effetti collaterali, come il fatto che alcuni professionisti, soprattutto i cuochi, non sono più disposti a lavorare negli orari imposti dall'hospitality.
"Per prendere una decisione del genere dobbiamo essere un po' matti", spiega Lorenzo.
Riascolta qui l'intervista a Lorenzo Tron e Daniele Procaccini:
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.



