Travolto dalle polemiche, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato l'accordo con l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu per il ricollocamento in alcuni paesi occidentali di oltre 16.000 richiedenti asilo africani attualmente ospitati in Israele.
Nell'ambito dell'accordo quinquennale, per ogni migrante espatriato, Israele avrebbe concesso residenza temporanea a un migrante in Israele. Nel primo anno e mezzo circa 6.000 migranti avrebbero dovuto lasciare Israele per l'Europa, mentre gli altri 10 mila lo avrebbero fatto nei successivi cinque anni. Sia la Germania che la Farnesina avevano però smentito l'esistenza di un qualsiasi accordo.
Ne parliamo con il corrispondente del Manifesto da Gerusalemme Michele Giorgio.