Quello più importante? L'aumento nei tempi di attesa di elaborazione: in alcuni casi infatti per ottenere il visto i richiedenti devono aspettare fino a quattro anni e mezzo, oltre al fatto che da ora in poi le domande per i Parent Visa dovranno essere direttamente presentate presso il Perth Visa Centre.
Ma non è finita qui perchè gli agenti di immigrazione si aspettano infatti di vedere presto nuove proposte di cambiamento da parte del Governo, anche se ancora nulla è confermato.
Natalya Khodan, agente d'immigrazione presso Acacia Immigration, ha spiegato che c'è ancora molta incertezza ad esempio riguardo alle possibili modifche alla cosiddetta Assurance of Support.
In passato i genitori più giovani facevano domanda per una skilled migration visa attraverso l'Employer Nomination Scheme 186 o il Regional Sponsored Migration Scheme con il visto 187. Ma la Skilled Migration Visa ora non è più un'opzione per i genitori visto che il limite di età per richiederla è stato ridotto a 45 anni, ovvero cinque anni in meno rispetto ai tradizionali 50.
Molti oggi entrano in Australia con il visto turistico, ma i genitori che vivono in paesi dove la situazione è instabile fanno sempre più fatica ad ottenrlo. Maryam, iraniana ma residente permanente in Australia, inizalmente non aveva nei suoi piani di portare down under i suoi genitori in modo permanente, ma da quando il loro visto turistico non è stato accettato per ben due volte nel giro di due anni, ha deciso si inoltrare la richiesta per il Contributory Parent Visa per sua madre.
“It became a concern for us that if we are a permanent resident of a country, of course you have your family and you want your parents to commute to your country, and if the government refuse that, it’s going to make my life very hard, and that was the only option that's really left for us after getting refused by those tourist visa.”
Il Governo australiano ha recentemente allocato 1,500 non-contributory e 7,715 contributory parent visas per il programma di migrazione 2017-18.