Orbàn a Roma, "il vassallo di Putin che perora la causa di Mosca in Europa"

Giorgia Meloni meets with Hungarian Prime Minister Viktor Orban in Rome - 27 Oct 2025

Italian Prime Minister Giorgia Meloni welcomes and shakes hands with Hungarian President Viktor Orban. Source: SIPA USA / Marco Iacobucci / SOPA Images/Sipa USA/AAP Image

Per il giornalista Carlo Fusi a Roma, Meloni e Salvini "hanno fatto a gara a chi è più amico" del premier ungherese.


Il premier ungherese Viktor Orbàn si è recato nei giorni scorsi in visita a Roma, dove ha incontrato sia l'omologa Giorgia Meloni che il vicepremier nonché Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini.
"Si è fatto a gara a chi fosse più amico di Orbàn," ha esordito il giornalista Carlo Fusi, che ha anche analizzato le ultime settimane italiane, caratterizzate da rigurgiti fascisti e più in generale da un crescente clima di intransigenza.

Fusi ha chiarito che "le manifestazioni fasciste sono gravissime; altrettanto grave però è quello che è accaduto a Venezia, perché negare la parola ad una persona solo perché di religione ebraica è un segnale preoccupante," ha detto, in riferimento a quanto accaduto all'Università Ca'Foscari, dove contestatori hanno impedito a Emanuele Fiano di parlare.

Infine Fusi ha parlato della clamorosa riapertura delle indagini sul delitto Piersanti Mattarella, con l'arresto ai domiciliari di Filippo Piritore, al tempo parte della squadra mobile e in futuro anche prefetto di Palermo.
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ANDREA PAGANI

Io sono Andrea Pagani, voi siete all'ascolto di un podcast in italiano di SBS, nel quale andiamo in Italia. Sono tanti gli argomenti di cui parlare, alcuni squisitamente politici. Da poco il governo Meloni ha compiuto tre anni e si trova alla vigilia,

ANDREA PAGANI

Della madre di tutte le riforme, quella della separazione delle carriere, ma c'è anche diplomazia, perché in Italia c'è stato pochi giorni fa, in visita il primo ministro ungherese Viktor Orban, con conseguenti dichiarazioni,

ANDREA PAGANI

Non certo concilianti nei confronti dell'Unione Europea, ma si parla anche di società, estremismo, di destra, e di sinistra con rigurgiti fascisti da Predappio, fino a varie scuole d'Italia, ma anche momenti di alta tensione in quello che dovrebbe essere, la culla del dialogo, l'università, in particolare la CAF Ocari,

ANDREA PAGANI

Di Venezia, chiuderemo poi parlando della riapertura di un caso datato 1980, l'omicidio, del fratello dell'attuale presidente della Repubblica Italiana, e allora ex presi- presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella con gli arresti domiciliari di

ANDREA PAGANI

Filippo Piritore che è stato accusato di depistaggio. Filippo Piritore che era anche stato, negli anni successivi al delitto Mattarella prefetto, di Palermo. Di tutto questo parleremo con il giornalista Carlo Fusi, il nostro corrispondente da Roma, esperto di politica italiana che salutiamo e ringraziamo per essere con noi. Ciao Carlo.

CARLO FUSI

No, buongiorno a voi, grazie, ciao.

ANDREA PAGANI

allora Iniziamo dalla visita di Orban in Italia, lo facciamo facendoti ascoltare, facendo ascoltare anche ai nostri, ascoltatori 11 impacciato vice primo ministro, anche ministro degli Esteri Tajani, aggredito un po' dai giornalisti e che chiedevano conto della presenza di Orban, che,

ANDREA PAGANI

Sparlava dell'Europa proprio insieme a Giorgia Meloni, te lo faccio ascoltare e poi da lì iniziamo l'analisi della sua visita, Carlo.

ANTONIO TAJANI

La democrazia è fatta anche di persone che hanno idee diverse. Democraziaognuno ha le sue idee, non è che c'è un'idea che deve conculcare le altre, poi si vede la.

ANTONIO TAJANI

e si decide qual è l'idea che raccoglie più consenso.

ANDREA PAGANI

ecco Qui Tajani parla di democrazia. Partiamo da questa parola per descrivere cosa è successo durante la visita di Orban e cosa è stato detto.

CARLO FUSI

Allora la visita di Orban, premier ungherese va inquadrata in quella che è la questione ucraina. Orban, come sappiamo.

CARLO FUSI

Ha una posizione molto favorevole a Putin e in più occasioni si è schierato contro l'invio di armi a Kiev, e trova simpatie ed è un esponente politico che trova parecchie simpatie nel governo italiano, a cominciare da quelle di Giorgia Meloni per proseguire con quelle di Salvini. Ecco, è proprio questo il punto. Orban è venuto in Italia per dire, per lasciare un messaggio molto chiaro.

CARLO FUSI

La Unione europea non conta niente per l'Ucraina bisogna smetterla con le sanzioni nei confronti della della Russia e solo questo può avviare un concreto percorso di pace, c'è una posizione totalmente divergente rispetto a quella di Bruxelles e anche a quella in teoria del governo italiano. Dico in teoria perché formalmente il governo.

CARLO FUSI

Il governo italiano ovviamente appoggia le iniziative europee, anche per quello che riguarda l'invio di armi, però, come dicevo, ci sono molte simpatie politiche nei confronti di Orban e quindi queste sue dichiarazioni, questi incontri hanno provocato qualche imbarazzo nel governo, abbiamo sentito appunto Tajani che diceva no, ma la nostra la posizione dell'Italia è quella europea, Orban può dire quello che vuole, siamo in democrazia.

CARLO FUSI

È peraltro appunto un termine che richiama alla mente il fatto che in Ungheria tanta democrazia non c'è e quindi insomma diciamo c'è stato un po' di imbarazzo per questa questi affondi così forti da parte di Orban e non a caso le opposizioni poi ne hanno preso spunto per criticare il governo, per dire non potete tenere il piede in due staffe, che peraltro è una critica che viene rivolta alla Meloni anche per quello che riguarda i rapporti con

CARLO FUSI

Trump, quindi da un lato Orban ha fatto l'ambasciatore di Putin sostanzialmenteper dire bisogna smetterla come per come stanno andando le cose, dobbiamo riprendere i contatti con,Mosca e dall'altra il governo italiano che ha tenuto, come si dice il piede in due scarpe.

CARLO FUSI

E cerca da un lato di mantenere come è doveroso il rapporto con l'Unione europea e dall'altro però senza nascondere anche questa simpatia per Orban che oltre che con la Meloni è stato ricevuto, si è incontrato con Salvini che l'ha ricevuto addirittura al ministero, quindi insomma diciamo c'è un po' la gara a chi è più amico di Orban.

CARLO FUSI

Le varie forze politiche e del centrodestra.

ANDREA PAGANI

E mentre si fa gara a chi è più amico di Orban, il governo Meloni ha intanto raggiunto un traguardo importante. Ti dico importante perché in Italia spesso tre anni sono considerati molti qui in Australia il ciclo completo di di un governo, ma in Italia è già tanto arrivarci, a tre anni di governo. Ti chiedo quindi Carlo, come?

ANDREA PAGANI

Ci arriva al governo Meloni, soprattutto alla vigilia di, come posso dire, la madre di tutte le promesse elettorali. tre anni

CARLO FUSI

è giusto, perché è giusto considerarlo un traguardo importante, non solo ovviamente per l'attività di governo, ma perché appunto basta considerare il fatto che, avendo raggiunti tre anni, la Meloni ha superato il governo Graxi, ha davanti solo i governi Berlusconi, quindi questo,

CARLO FUSI

Per dire quanto è rilevante il fatto che non solo il governo regga, ma forse la cosa politicamente più significativa è che il consenso nei confronti personale di Giorgia Meloni, invece di diminuire rispetto alle elezioni di tre anni fa, è addirittura aumentato se meno secondo i sondaggi, oggi il Fratelli d'Italia la Meloni ha accreditato intorno al 30 percento, ha preso il 26.

CARLO FUSI

tre anni fa ed è un fatto abbastanza inusuale, non solo in Italia a questo.si può dire, ma addirittura in tutta Europa. Come ci arriva? beh Ci arriva diciamo sull'onda di di variegazioni che sono state esplicite.

CARLO FUSI

Tra i rappresen- tra gli esponenti tra i tre partiti che compongono la maggioranza sull'Ucraina, sappiamo, abbiamo appena detto insomma qual è la posizione c'è una Lega sempreattenta a a quello che che dice Putin e al fatto di non calcare la mano rispetto ai voleri dell'Europa, mentre dall'altra parte c'è una Forza Italia che è iscritta al PPE e che quindi invece,

CARLO FUSI

Ium le valutazioni dium di Bruxelles tiene in grande conto, la Meloni si è barcamenata su questo, come si è barcamenata sulla manovra economica che adesso è in Parlamento e deve essere approvata entro la fine dell'anno perché ci sono ovviamente polemiche sul prelievo fatto nei confronti delle banche, sulla rotta.

CARLO FUSI

delle cartelle e sul sulle riduzioni fiscali, però insomma diciamo su- sugli affitti brevi di tassazione degli affitti brevi i cosiddetti affitti brevi però sono scaramucce la realtà è che insomma nessuno nel centrodestra mette in discussione non solo la leadership di Giorgia Meloni, ma il fatto che il governo debba proseguire è giusto il riferimento che hai fatto alla riforma della giustizia, alla separazione delle carriere tra pubblici ministeri.

CARLO FUSI

Egiudici perché perché appunto intanto si tratta del.

CARLO FUSI

Dell'arrivo in porto della prima delle tre riforme, l'altra era il premierato e l'autonomia differenziata che difficilmente vedranno la luce in questa legislatura e poi perché questa riforma secondo lele le regole costituzionali non arriva a a essere votata dai due terzi del Parlamento e quindi si darà conto si darà luogo a un referendum confermativo che è senza quorum.

CARLO FUSI

rispetto a quelli aborativi, dove invece bisogna raggiungere il 50 +1 degli aventi diritto che si svolgerà in primavera e lì sarà un test molto importante per la Meloni, perché, quantunque lei dica che insomma non è in gioco la sua leadership, la sua permanenza a Palazzo Chigi, memore anche di come è andato con Renzi, che invece personalizzò molto il referendum sconfitto, lasciò a Palazzo Chigi. Però è evidente che se lei scende in campo e

CARLO FUSI

difende la riforma, allora si co- come dire, i cittadini possono essere quelli del centrodestra possono essere invogliati ad andare a votare, se non lo fa, non è facile perché non essendoci il quorum, mentre siccome dall'altra parte ci sarà invece uno schieramento campeggiando addirittura dall'associazione nazionale magistrati che è contro la riforma e poi ci saranno tutte le opposizioni, il rischio che possa perdere esiste e in quel caso insomma i contraccolpi politici potrebbero essere importanti.

ANDREA PAGANI

Prima di perdere il referendum, Renzi però disse che avrebbe lasciato la politica promessa al momento non ancora mantenuta, ma il tempo Carlo è galantuomo, vedremo. Nel frattempo ricordo a tutti coloro che sono all'ascolto che siamo in collegamento con il giornalista Carlo Fusi, il nostro esperto di politica italiana, il nostro corrispondente da Roma. Abbiamo parlato del terzo anniversario, il terzo compleanno, del governo Meloni. Faccio riferimento a un altro anniversario, ovviamente ben più triste e quello della marcia,

ANDREA PAGANI

Su Roma, il centotreesimo anniversario della marcia su Roma che si è tenuto con le celebrazioni si sono tenute nel luogo, di nascita di Benito Mussolini a Predappio. Partiamo da qui per parlare di, un'ondata di c- di estremismo, non soltanto i saluti romani a Predappio, ma ci sono stati anche momenti di altissima tensione in varie scuole d'Italia, tensione non soltanto di un,

ANDREA PAGANI

Colore perché a questo moto e questo movimento di intolleranza colleghiamo anche quello che è successo a Emanuele Fiano, il presidente di Sinistra per Israele e due popoli, due Stati a cui è stato impedito di parlare nel dialogo con il presidente della Fondazione, Venezia per la ricerca sulla pace all'Università C Foscari, perché accusato di sionismo. eccoun'impresa un po' difficile, Carlo, quella di condensare in pochi minuti,

ANDREA PAGANI

Tutta questa intolleranza che si sta respirando in Italia nelle ultime settimane? Sì, è è

CARLO FUSI

molto grave, molto triste. In realtà diciamo questo sviluppo di prese di posizioni radicali, chiamiamole così, tra centrodestra e centrosinistra si è accresciuto nel

CARLO FUSI

Nel corso delle settimane nel corso dei mesi la temperatura politica di conseguenza invece di abbassarsi, come spesso ripete il Presidente della Repubblica dicendo che la necessità in realtà invece si è accresciuto allora per quello che riguarda i fascisti, perché altro non possono essere definiti.

CARLO FUSI

Insomma ah purtroppo ci siamo dovuti abituare a alle manifestazioni a Predappio, alle celebrazioni ai saluti che ricordano il ventennio nonostante la stessa famiglia Mussolini abbia invitato a salutare mettendosi la mano sul fuoco sul cuore scusate, poi invece in realtà il braccio destro scatta un migliaio dium che non non possono che estremi- non possono essere definiti nostalgici perché insomma molti sono giovani.

CARLO FUSI

Esi è riunita a Prapi, ha celebrato lala la marcia su Roma e naturalmente questo ripeto, è diventato uno spettacolo purtroppo consueto, anche se sempre molto triste e tuttavia accanto a queste manifestazioni diciamo così più tradizionali, se posso usare questo termine, ce ne sono state altre di intemperanze come l'assalto sempre di estremisti di destra alle scuole.

CARLO FUSI

Come è successo al Virgilio, peraltro estremisti di destram- molti dei quali sono que-potre-, se fossimo in Francia verrebbero definiti casseur perché sono extracomunitari, quindi in teoria dovrebbero essere dall'altra parte della barricata e invece hanno invaso le scuole, alcune scuole italiane e procurando dei danni e l'episodio più di intolleranza.

CARLO FUSI

Più clamoroso e più grave, molto grave, è quello che è avvenuto, come dicevi tu a Venezia, alla Cuscoli e all'università, che dovrebbe essere in realtà una palestra di confronto, di opinioni, in realtà un gruppo di estremisti possiamo anche definirli teppisti.

CARLO FUSI

Senza rischiare di di di andare fuori dal seminato, ha impedito a Emanuele Fiano che è figlio di un martire della Shoah e e e i- italiana e e e a cui punto fu fu impedito di parlare in quanto ebreo.

CARLO FUSI

E al al grido di sionista che è un grido che non c'entra proprio niente con con Fiano e a Fiano è stato impedito di parlare nell'università, un gesto molto grave perché? Perché non solo è testimonianza di un'ignoranza profonda perché ripeto definire sionista Fiano non ha proprio senso, ma perché è una delle tante.

CARLO FUSI

Manifestazione di intolleranza nei confronti degli ebrei per il solo fatto che sono ebrei, non perché siamo favorevoli al governo di Netanyahu e insomma ce ne sono parecchi ormai di fatti del genere in Italia e quindi si respira un clima che gli stessi esponenti della comunità ebraica denunciano come molto pericoloso e bisogna stare attenti perché insomma.

CARLO FUSI

Ci sono stati episodi nel secolo scorso che sono tragici e di enorme efferatezza che sono nati esattamente come sta succedendo in Italia, quindi bisogna vigilare ed è questo il senso del controllo sia da parte delle istituzioni sia da parte ovviamente delle più alte magistrature dello Stato.

ANDREA PAGANI

Chiudiamo rimanendo nel passato, mettiamola così Carlo, spostiamoci dal 22, dal 1922 al 1980, al 06/01 del 1980 in via di La Libertà a Palermo, dove in quel momento, in quel luogo, venne freddato il l'ex presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella, che è anche il fratello di quello che sarebbe poi diventato,

ANDREA PAGANI

Presidente della Repubblica, perché ne parliamo? Perché negli ultimi giorni si è riaperto, il caso.Partiamo da un personaggio, l'ex prefetto Filippo Piritore e da un oggetto, un guanto. Come li mettiamo insieme queste cose Carlo?

CARLO FUSI

Eh li mettiamo insieme perché appunto la magistratura ha riaperto le indagini sostenendo che peritore a De Pisch che all'epoca era un alto funzionario porcato poi è diventato addirittura prefetto.

CARLO FUSI

Ha defissato le indagini sull'omicidio di di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana, favorevole ad un'apertura a sinistra di un dialogo della tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista e per questo, insomma, diciamo quasi un eretico non solo nell'isola, ma anche nel resto del paese.

CARLO FUSI

Per quell'epoca di cui stiamo parlando ebbene appunto questo alto funzionario poi prefetto.

CARLO FUSI

Ah è accusato di aver depistato le indagini perchéc'era un l'assassino di Mattarella.

CARLO FUSI

Nell'auto che ha usato per compiere l'omicidio ha lasciato un guanto. Ebbene, questo guanto non è stato repertato, non è stato messo nell'elenco delle prove è stato occultato. La responsabilità viene data appunto a questo funzionario di polizia e quindi questo sarebbe stato un modo per impedire di arrivare alla verità dei fatti. Le accuse vanno bisogna essere garantisti sempre.

CARLO FUSI

Le accuse vanno confermate, bisogna che le indagini vadano avanti, però certo è sono notizie che lasciano davvero sconcertati perché è la testimonia ancora una volta purtroppo nella storia d'Italia viene fuori lail fatto che apparati dello Stato pezzi.

CARLO FUSI

Delle istituzioni, invece di lavorare per l'accertamento della verità, hanno lavorato, se queste accuse verranno confermate per l'occultamento della verità, per poteri oscuri che volevano impedire lo il dispiegamento dell'azione democratica dei partiti, come invece è inevitabile e giusto in in una democrazia.

CARLO FUSI

Speriamo che così non sia, ma certo sono notizie che lasciano davvero allibiti perché vuol dire che l'Italia è stata percorsa da tentativi diciamo eversivi, non da parte di gruppi organizzati, ma addirittura da parte di pezzi dello Stato e questo ovviamente è molto grave.

ANDREA PAGANI

Seguiremo allora le il percorso di queste indagini, di una storia che riporta alla luce nomi importanti nella storia d'Italia, non soltanto Giovanni Falcone, Piero Grasso, dalla parte della giustizia, ma anche, nomi che erano stati poi legati all'omicidio come quello di Giusva Fioravanti e la pista nera.

ANDREA PAGANI

In mezzo a questo c'è anche un personaggio completamente fittizio, tal Lauricella, che il il prefetto avrebbe dichiarato come il destinatario di un guanto, non esiste nessun la- non esisteva al tempo nessun Lauricella, in forza alla scientifica. Comunque, seguiremo gli eventi e nel frattempo ringraziamo Carlo Fusi e le auguriamo una buona serata. Ciao Carlo.

CARLO FUSI

Grazie a voi, alla prossima.

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