"Il Sahara occidentale è stato occupato militarmente da parte del Marocco, per motivi chiaramente economici e politici, ma prevalentemente economici, perché il territorio del Sahara occidentale è ricchissimo di minerali e di fosfati e ha uno dei mari più pescosi che ci sono nel mondo", dichiara Simone Bolognesi, presidente di Città Visibili.
Più di 170.000 persone Sahrawi vivono nei campi profughi, mentre altre 200.000 sono nei territori occupati, oppure emigrati in altri Paesi come Spagna, Francia, Cuba o in Sud America.
"Quando andiamo a visitare i campi profughi, sembra veramente di essere in un mondo a parte, cioè come se di punto in bianco un'astronave fosse scesa nel deserto, e da questa astronave fossero scesi degli abitanti che hanno occupato questa parte di territorio" prosegue Bolognesi.
"È veramente un contesto estraneo a qualsiasi realtà che si possa considerare una vita normale".
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Le condizioni di vita sono ai limiti della sopravvivenza, a cominciare dalle temperature.
"Si parla di 50-55 gradi durante il giorno; è quindi impossibile uscire da quelle piccole abitazioni che si sono riusciti a costruire", sottolinea Bolognesi.
Dal 1999, bambini e bambine Sahrawi vengono ospitati per brevi periodi in Italia, dando loro la possibilità "di vedere un mondo nuovo e diverso rispetto a quello a cui loro sono abituati", racconta Bolognesi.
Questo "gli dà la possibilità di svolgere delle attività sportive, delle attività anche culturali, degli incontri istituzionali, perché vengono organizzati degli incontri con i comuni nelle realtà dove sono ospitati", spiega.
Dal 6 agosto di quest'anno ci sono circa 120 bambini e bambine Sahrawi in Italia: "Sono divisi in gruppi da 10, e ciascun gruppo è seguito da due accompagnatori sahrawi che provengono direttamente dai campi profughi e sono i garanti della conservazione della cultura, delle abitudini e delle tradizioni di questo popolo".
"Le regioni italiane che li stanno ospitando sono sette: il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, la Campania e la Sicilia, e la nostra associazione, Città visibili, attualmente li sta ospitando nel comune di Città Reale, in provincia di Rieti, quindi nel Lazio".