Il Giappone vira a destra, con una nuova alleanza di governo ed una leader che non si definisce femminista, come non lo era il suo modello in politica, l’ex premier britannica Margaret Thatcher.
Sanae Takaichi è riuscita, dopo diversi tentativi, ad essere eletta leader del suo partito, quel Partito Liberal Democratico che in Giappone è al potere con poche eccezioni da 70 anni e che in passato le aveva preferito altri candidati, in quanto lei era considerata troppo conservatrice.
Proprio per la sua nomina si è spezzata l'alleanza più che ventennale tra liberaldemocratici e il partito Komeito, che, come spiega il direttore di China Files Lorenzo Lamperti, "è un partito centrista, pacifista, di ispirazione buddista, che ha sempre attenuato gli spigoli più nazionalisti e conservatori del Partito Liberaldemocratico".
Alla vigilia Takaichi aveva promesso un aumento della rappresentanza femminile nella squadra di governo, ma ci sono solo due donne ministre.Lorenzo Lamperti, direttore editoriale di China Files