La Sierra Leone, il Paese con la più alta mortalità al mondo, ha sofferto più di altri per l'emergenza COVID-19. Le strutture ospedaliere, infatti, da mesi sono alle prese con la difficoltà di rifornirsi di materiali e attrezzature.
Questa situazione ha portato ad una crisi sanitaria e all'aumento della mortalità nei reparti di maternità nel mese di maggio.
Coordinatrice medica per il COVID-19 dell'organizzazione Medici con l'Africa Cuamm, Claudia Caracciolo racconta che l'ONG ha per questo provveduto a mettere a disposizione della popolazione più di 80 ambulanze.
L'iniziativa delle ONG e il ruolo dei medici stranieri
Alcune autoambulanze sono chiamate a far fronte alle esigenze dei pazienti affetti da coronavirus, mentre altre sono destinate alle donne partorienti.
In questo modo a giugno si è registrato un aumento dei ricoveri delle donne incinta e la Sierra Leone ha visto scendere il tasso di mortalità delle madri e dei figli.
“In un Paese che ha vissuto l’epidemia di ebola - spiega poi Claudia Caracciolo - la presenza degli operatori sanitari stranieri ha tranquillizzato la popolazione locale”.
I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.