La battaglia tra Australia e Cina negli ultimi giorni si è spostata dal campo politico a quello commerciale.
La scorsa settimana il governo australiano ha chiesto a gran voce un'indagine indipendente internazionale per stabilire la provenienza del coronavirus, richiesta che è stata accolta dal gelo cinese.
Gelo che si è trasformato in fuoco, con ad inizio settimana l'avvio di un'indagine sul presunto "dumping" dell'orzo - ovvero la vendita all'estero sottocosto - seguita 24 ore dopo dall'annuncio della sospensione della licenza di esportazioni per 4 mattatoi per ragioni sanitari.
In entrambi i casi Pechino ha negato alcun legame con la querelle sull'inchiesta internazionale: il ministro del commercio Simon Birmingham ha però ammesso mercoledì di aver cercato di parlare con la sua controparte cinese, e che questi non si fosse resa disponibile.
Il giorno dopo, primo ramoscello d'ulivo, con il portavoce degli esteri cinesi che invoca armonia e collaborazione tra le due nazioni.
Il giornalista da Pechino Gabriele Battaglia spiega a SBS Italian la strategia politica e commerciale cinese.
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