A Melbourne è in corso l'International coffee expo, la più grande fiera del settore nella regione Asia-Pacifico. Un appuntamento che fornisce l'occasione per un il punto sullo stato di salute dell'oro nero.
Intervenuto agli Australian Open di tennis (dove i caffé serviti sono stati duecentomila), Marco Lavazza ci ha spiegato che il futuro del caffè sta nella soluzione del problema della plastica e nella ricerca di una maggiore sostenibilità. Ma anche che che la caffettiera tradizionale ha ancora mercato.
Nato a Torino nel 1895, il gruppo Lavazza acquisisce la materia prima in vari Paesi della fascia equatoriale, dopodiché la lavora in 10 stabilimenti sparsi per il globo e ogni anno vende 27 miliardi di tazzine, un milione delle quali durante i quattro tornei del Gran Slam, di cui l'azienda è uno degli sponsor.
Parlando delle peculiarità dell'Australia, Marco Lavazza ha ammesso che il Paese - come tutto il mondo anglosassone - ha richiesto sin da subito una maggiore apertura dell'azienda a sperimentazioni con il latte e che il pubblico down under è curioso ed evoluto e apprezza per questo il local roasting.