È nel 2015, quando attraverso il Mediterraneo hanno transitato più di 400.000 migranti e rifugiati e sono morte più di 3.000 persone in fuga dai conflitti in Medio Oriente e Africa nel tentativo di raggiungere le coste italiane, che l'Università di Trento ha maturato l'idea realizzare un progetto per in qualche modo contribuire all'immigrazione.
Come? Accogliendo ed agevolando l’accesso al percorso universitario ad un gruppo selezionato di persone, che hanno ricevuto lo status giuridico di richiedenti asilo politico e/o sono già in possesso di protezione internazionale, e che hanno titoli di studio adatti ad accedere al processo di selezione all’università.
Quest'anno l'iniziativa è arrivata alla sua terza edizione coinvolgendo fin'ora nel programma 15 studenti, un totale di cinque all'anno, ai quali viene garantito l’inserimento universitario per la durata di un ciclo triennale, una borsa di studio e l'alloggio.
Ne abbiamo parlato con la prof.ssa Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità all'Università di Trento.