Il nome di Nino Borsari suona familiare per molti italiani d'Australia e soprattutto per chi abita a Melbourne.
All'angolo tra Lygon street e Grattan street campeggia infatti un'insegna al neon - che raffigura un ciclista e che è lì dal 1942- talmente inconfondibile che quell'angolo è stato ribattezzato proprio 'Borsari's corner'.
Una delle icone di Carlton, il quartiere più italiano della capitale del Victoria, raffigura proprio l'atleta originario della provincia di Modena, che vinse l'oro a alle Olimpiadi Los Angeles nel 1932 nell'inseguimento a squadre.

L'insegna al neon del ristorante Borsari campeggia dal 1942 all'incrocio tra Lygon e Grattan street, a Melbourne Source: courtesy of Leo e Alessandro Trebbi
A Cavezzo, nel suo paese di nascita nella bassa modenese, Nino era diventato un mito, al punto che gli avevano intitolato un velodromo.
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Ma in virtù di quel successo e della fama che ne derivò, Borsari finì per essere invitato spesso anche a gareggiare in Australia.
Il campione emiliano, che a Melbourne si era guadagnato l'appellativo di 'Campione delle Alpi vittoriane' per i suoi tanti successi nelle varie competizioni regionali, allo scoppio della seconda guerra mondiale decise di trasferirsi stabilmente a Carlton, dove morì nel 1996.
La sua vita sarà raccontata in un docufilm prodotto col patrocinio della regione Emilia-Romagna e realizzato da Alessandro Trebbi.

Alessandro Trebbi intervista il figlio di Nino Borsari - Nino junior - a Federation square, davanti alla sede di SBS a Melbourne Source: courtesy of Leo Trebbi
Nei giorni il giornalista de Il Resto del Carlinoè venuto a Melbourne per effettuare riprese e interviste e ci ha raccontato la genesi e i retroscena del cortometraggio, anticipandone alcuni contenuti.
Riascolta qui il nostro servizio sull'iniziativa firmata da Alessandro Trebbi: