Nelle settimane scorse grande attenzione è stata data al visto 485 e al cosidetto "skill assestment", con grandi promesse e grande potenziale per i cambiamenti che avrebbero dovuto diventare presto legge.
La legge è uscita e l'entusiasmo che si era creato purtroppo deve venire ridimensionato, ha spiegato l'agente di immigrazione Emanuela Canini a SBS Italian.
"La notizia più importante è risultata poi essere quella del governo che dice: 'Vi diamo un visto 485 dopo due anni di corso ma potete farne richiesta soltanto fino al giugno 2023'", ha affermato Canini.
"Questo significa che se il corso deve essere di due anni accademici ed il visto di studio si può richiedere soltanto entro giugno 2023, il che vuol dire che bisogna aver già studiato un anno, altrimenti non rientra nel requisito dei due anni di studio — di conseguenza chiunque inizi un corso di studio adesso non ce la farà per limiti di tempo poi a richiedere il visto 485", ha spiegato l'agente d'immigrazione.
Il termine di richiesta del visto entro giugno 2023 potrà essere prorogato, ha affermato Canini, dato che il governo ha lasciato spazio anche a questa possibilità.
"Il problema, però, è che molto probabilmente lo sapremo vicino alla scadenza, quindi chi inizia a studiare adesso i due anni dall'inizio non ce la farà mai — a meno che, appunto, non proroghino questo termine, ma lo sapremo probabilmente troppo tardi", ha detto.
"Decidere già di mettersi a fare due anni di studio e poi sperare che il governo continui con questa facilitazione, mi sembra abbastanza rischioso", ha commentato Canini.
Ascolta per intero il suo intervento.