La città di Bologna è spesso definita attraverso tre parole: "La rossa", "la dotta", "la grassa".
Il colore rosso fa riferimento ai mattoni dei suoi edifici medievali e alla storia politica di sinistra della città, mentre l'essere dotta si riferisce al fatto che Bologna ospiti la più antica università del mondo occidentale.
L'appellativo "la grassa" nasce invece dal famoso cibo bolognese. Dal ragù alle lasagne, la città ha visto nascere alcuni dei più deliziosi piatti italiani e si trova nel cuore dell'Emilia-Romagna, a sua volta culla del Parmigiano, del prosciutto di Parma, della mortadella e dell'aceto balsamico.
E uno degli alimenti tipici della città è il tortellino ripieno di carne di maiale, la cui la ricetta tradizionale è non soltanto tramandata attraverso una secolare tradizione orale, ma viene anche certificata attraverso documenti ufficiali.
Ma nei giorni di avvicinamento alla festa del patrono della città, San Petronio, in programma venerdì scorso, sono scoppiate furenti polemiche quando la diocesi cattolica di Bologna ha inserito tra i piatti offerti ai frequentatori delle celebrazioni una versione dei tortellini senza carne di maiale.

Bologna, Italy. Source: Moment RF
Si è trattato di un tentativo di coinvolgere nelle celbrazioni anche i residenti e i turisti che, per motivi personali o religiosi, non possono consumare i tradizionali tortellini ripieni di maiale.
La diocesi ha quindi sostituito la carne suina con il pollo, un tipo di carne che generalmente non si usa con i primi piatti in Italia, e fonte di infinite polemiche qui in Australia quando si cerca di spiegare che no, il 'chicken risotto' in Italia non è apprezzatissimo.
Ma il cosiddetto "tortellino dell'accoglienza" al pollo ha scatenato ben più dure reazioni.
In particolare da parte di esponenti politici di alcuni partiti nazionalisti, tra cui il leader della Lega Matteo Salvini, che hanno definito la decisione di servire il tortellino al pollo come un pericolo per la storia e l'identità dell'Italia.
Ad un comizio in provincia di Terni, l'ex ministro degli interni ha dichiarato: "Per il rispetto, il vescovo di Bologna, manco un passante, ha lanciato i tortellini senza carne di maiale. È come dire il vino rosso in Umbria senza uva per rispetto. Vi rendete conto che stanno cercando di cancellare la nostra storia, la nostra cultura?".

Matteo Salvini shows a handful of tortellini. Source: https://www.facebook.com/salviniofficial/photos
"Il problema non sono gli islamici ma alcuni italiani che si vergognano di quello che sono e che cancellano millenni di storia, cultura, tradizione e di fede", ha aggiunto Salvini in diretta via Facebook.
In risposta, la curia locale ha detto che le polemiche attorno ai tortellini di pollo stanno trasformando un semplice gesto di "cortesia per gli ospiti" in una questione ideologica.
Ma il tortellino di pollo, o il pollo in qualsiasi tipo di piatto di pasta, è davvero una blasfemia culinaria?
"Penso che sia una forma di evoluzione", afferma Mirko Grillini, chef e attore bolognese , che ha recitato in "Le cronache di Narnia", "Wanted" e "Underbelly".
"Poiché qualsiasi altra cosa al mondo si sta evolvendo, sta diventando più globale, ci sono molte persone che non mangiano carne di maiale a causa della loro dieta, credenze, religione e non riesco a capire perché non dovrebbero godere di qualcosa che è un orgoglio della cucina bolognese".
Secondo Grillini è "magnifico avere l'opportunità di mostrare ciò che facciamo a Bologna" a persone che non possono consumare le versioni tradizionali di quei piatti.

Mirko Grillini Source: Supplied
"Concordo sul fatto che la ricetta tradizionale è quella per un tortellino ripieno di carne di maiale. Ma il fatto che possiamo avere un altro prodotto a forma di tortellino utilizzando altri ripieni è solo un'evoluzione di quel tortellino."