Anger Game, un franchising, ha aperto una stanza della rabbia anche nella capitale italiana, dopo il successo di Milano, Torino e Genova.
Quando i visitatori si recano nelle anger room, pagano per rompere oggetti mentre ascoltano la loro musica preferita. Secondo alcuni clienti è come "rinascere", ma molti psicologi sostengono che non sia una soluzione a lungo termine per risolvere problemi di stress o rabbia.
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Sebbene le emozioni positive di poter entrare in una stanza e distruggere oggetti siano evidenti, gli esperti sottolineano che i benefici della cosiddetta 'terapia distruttiva' sono ancora oggetto di dibattito.
"La rabbia va integrata dentro di noi e metabolizzata" spiega lo scrittore e psicologo clinico Gino Saladini, secondo il quale "non ci sono altri percorsi se non quelli della psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale, oppure va bene anche fare un percorso di mindfulness".