"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali": l'Articolo 11 della Costituzione italiana - nonché suo principio fondamentale - è alla base della campagna di Emergency R1PUD1A, vòlta a promuovere una cultura di pace.
Lynn Rasimelli, project manager di Emergency per questa campagna, spiega le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di R1PUD1A: "Il diritto internazionale non viene rispettato e la spesa militare globale aumenta sempre di più", ha spiegato Rasimelli.
Rasimelli ha poi offerto delle cifre: "Nell'ultimo anno questa spesa è aumentata del 27% superando i 2400 miliardi di dollari nel mondo. Nel 2024 l'Italia ha destinato 29 miliardi di euro per il sistema di difesa, più altri 25 per il riarmo", ha concluso.
Il 2 giugno scorso, in occasione della Festa della Repubblica, Emergency ha lanciato un appello per Gaza.
Abbiamo deciso di lanciare un appello per Gaza per chiedere al governo italiano di intervenire contro il massacroLynn Rasimelli, Emergency Italia
A detta di Rasimelli, la scelta del giorno non è ovviamente frutto del caso: "Tra i diversi punti che copre l'appello, veniva richiesto la cessazione di accordi tra Italia e Israele."
R1PUD1A ha avuto immediatamente un grande successo, con più di 500 comuni che hanno aderito all'iniziativa, oltre a singoli cittadini e istituti scolastici (più di mille).
Seguito confermato anche nel caso dell'appello pro Gaza, come ha spiegato Rasimelli: "Abbiamo ricevuto 250000 firme, che è un grande numero in questo momento, e siamo stati veramente molto sorpresi della velocità e della risposta delle persone", ha dichiarato con soddisfazione.