“Ero stufo dell’Italia, non ho un modo carino per dirlo… Ero proprio stufo.”
Questa è la frase d’esordio del video documentario Ndovat? Il documentario generazione in mobilità prodotto dall’Associazione Trentini nel Mondo.
In dialetto trentino, l’espressione ‘Ndovat? significa ‘Dove vai?’ e ben suggerisce il tema chiave del lavoro: un’indagine sulle ragioni che spingono i giovani italiani ad emigrare all’estero e in qualche caso, successivamente, a rientrare nel Bel paese.
Una delle caratteristiche principali dei ragazzi della nuova emigrazione è che non fanno un solo spostamento, ma sono in continuo movimento
Il progetto è frutto di un laboratorio creativo che ha raccolto 30 interviste realizzate in vari paesi europei, a cui hanno lavorato otto giovani trentini per circa due anni, tra il 2017 e il 2018.
Ilaria Turco coordina le attività dell’Associazione e ha fatto parte del team che ha realizzato il documentario.
“Il progetto vuole indagare il fenomeno della nuova emigrazione in Italia, sempre crescente. Nel 2011, sono partite circa 50 mila persone, nel 2016 erano 157 mila.”
Il documentario mette a confronto la nuova generazione di italiani all’estero con quelle che la hanno preceduta, ne racconta le storie e cerca di analizzare quali sono i motivi che spingono giovani e meno giovani a lasciare il paese.
“Una delle caratteristiche principali dei ragazzi della nuova emigrazione è che non fanno un solo spostamento, ma sono in continuo movimento.”
E quali sono i motivi che spingono gli italiani all’estero?
“Dipende dall’età", ha risposto Ilaria al microfono di SBS Italian, "i più giovani partono per farsi un’esperienza, vivere un’avventura e imparare l’inglese. Spesso a seguito di un Erasmus. Quando passano i trent’anni invece la motivazione principale è il lavoro”.
Rispetto all’emigrazione storica, “ci sono molte più ragazze che partono sole, si parte da soli mentre prima si partiva in gruppo o in famiglia e non si parte solo per necessità”.
Quando sono partita non avevo idea di come fosse la vita all’estero, questo documentario è una risorsa incredibile per chi si approccia all’esperienza di emigrazione.
“Cosa singolare è che i legami che si creano all’estero spesso sono con altri immigrati piuttosto che con i locali”.
'Ndovat? Infatti mette anche l’accento anche sul fenomeno del rientro.
“Spesso chi rientra resta poco in Italia e poi riparte", ha proseguito Ilaria, "sicuramente per chi ha fatto un’esperienza all’estero reinserirsi in un contesto piccolo come il nostro non è facile”.
“L’Italia sta facendo tanti sforzi per promuovere il rientro, ma i bisogni sono tanti e diversi e spesso non vengono esauriti concedendo qualche anno di esenzione delle tasse a cui non è sempre facile accedere”.
Proprio a proposito di chi rientra, Elisa Beatrici, che ha partecipato al progetto, è una giovane trentina rientrata in Italia ma che sogna di tornare all’estero.

'Ndovat? the set Source: Courtesy of Ilaria Turco
“Sono stata per un periodo di studio in Australia, poi in Irlanda e in Spagna ma il piano è ripartire appena finiti gli studi”.
Per Elisa, lavorare al documentario è stato un esercizio di consapevolezza.
“Quando sono partita non avevo idea di come fosse la vita all’estero, questo documentario è una risorsa incredibile per chi si approccia all’esperienza di emigrazione”.
Le storie che abbiamo raccolto mi hanno aperto il mondo, mi hanno fatto venir voglia di andare a vedere fuori dal mio Trentino cosa c’è.
Secondo l’esperienza personale di Elisa, e quello che ha osservato producendo il documentario, il problema del rientro in Italia è complesso e personale.
"Si tratta di una questione di evoluzione tua personale e anche del posto che hai lasciato. Dopo essere partiti la crescita non è più parallela: tu cambi, ma anche nel posto che lasci le cose cambiano. Quindi, quando rientri, non è facile scendere di nuovo a compromessi.”
L’esperienza di Ilaria Faes è diversa.
Quando ha iniziato a collaborare con l’Associazione Trentini nel Mondo al progetto, non aveva mai pensato di poter considerare l’idea di spostarsi dall’Italia.
“Io ho deciso di partecipare per capire perché la gente partisse, a me non era mai capitato di pensarci. Poi ho capito che anche io vorrei fare un’esperienza fuori, perché ti fa conoscere te stesso in un modo che non è possibile nel piccolo paese dal quale vieni”.
“Le storie che abbiamo raccolto mi hanno aperto il mondo, mi hanno fatto venir voglia di andare a vedere fuori dal mio Trentino cosa c’è”, ha concluso Ilaria.
Ascolta l'intervista a Ilaria Turco, Elisa Beatrici e Ilaria Faes dell'Associazione Trentini nel Mondo.