Il cambiamento segue le dimissioni di due ministri chiave, Linda Burney e Brendan O'Connor che avevano lasciato vacanti le poltrone del ministero per gli Affari Indigeni e quello per le competenze e la formazione.
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Dopo aver mantenuto stabilità nel gabinetto per più di due anni, Albanese ha optato per un rimpasto che ha introdotto nuove facce e riassegnato compiti chiave, segnando una strategia mirata a rinvigorire l'agenda del governo in risposta a pressioni politiche legate a questioni come il costo della vita, la gestione dell'immigrazione e le politiche ambientali, anche in previsone delle elezioni dell'anno prossimo.
Tra i cambiamenti più rilevanti c'è lo spostamento di Clare O'Neil dagli Affari Interni al Dipartimento dell'Edilizia Abitativa, e di Andrew Giles dall'Immigrazione al Dicastero per la Formazione Professionale.
Notevole promozione per Tony Burke, che assume la responsabilità dei ministeri degli Interni e dell’Immigrazione, mantenendo allo stesso tempo gli incarichi per la sicurezza informatica, Ministro per le Arti e Leader della Camera.
"Ci sono state più novità del previsto in questo rimpasto. Albanese ha messo mano in particolare alle aree dove i laburisti hanno dimostrato le maggiori debolezze", commenta Paul Scutti ai microfoni di SBS Italian.