Giovanni Negroni aveva un posto di lavoro fisso in un’azienda di Udine, ottenuto dopo la laurea in Ingegneria. Ma ha deciso di mollare tutto per trasferirsi a Melbourne, spinto dalla voglia di viaggiare, dalla curiosità e dalla voglia di fare nuove esperienze.
Arrivato down under con un Working Holiday Visa, era disposto a fare qualsiasi lavoro. Nei primi tempi ha lavorato come cameriere per un giorno, per due settimane come venditore porta a porta di contratti e anche come operaio in un cantiere.
Non voleva "fare le farm", perché aveva l’obbiettivo di trovare lavoro come ingegnere industriale entro un anno, altrimenti avrebbe lasciato l’Australia.
Ero aperto allo sperimentare nel breve termine. Non sarei rimasto più di cinque o sei mesi se non avessi trovato un lavoro nel mio settore.

Giovanni Negroni ha trascorso i primi mesi da backpacker prima di applicare per il visto 189 Source: Courtesy of Giovanni Negroni
Ho cercato di fare networking e ampliare le mie conoscenze, cercando soprattutto nelle aziende più piccole qualcuno che avesse bisogno di un ingegnere, magari anche per posizioni un po’ più basse.
Giovanni ha infatti trovato lavoro in un’azienda di Melbourne e ha deciso di rimanere in Australia. Ha fatto domanda per un visto 189 Skilled Indipendent che si ottiene non tramite sponsor, ma attraverso una graduatoria basata sulle competenze, skill assessment.
Ai microfoni di SBS Italian ha raccontato di come non è stato semplice sostenere l’esame, ma prima dello scadere del visto working holiday tutto si è concluso per il meglio.
Ero stressato nel periodo in cui stava per scadere il visto. Poi le cose sono andate alla meglio e quindi sono riuscito a fare domanda e ottenere il visto permanent. Alla fine è valsa la pena andare fino in fondo perché il visto è stato faticoso e costoso.

Giovanni Negroni alle prese con un barbecue nella sua casa di Melbourne. Source: Courtesy of Giovanni Negroni
Non vedo grossi cambiamenti sul mio futuro in Australia al momento. Le uniche grosse limitazioni a lungo termine per me saranno i viaggi, in particolare verso l'Europa.
Il consiglio di Giovanni Negroni, a chi volesse trasferirsi in Australia, resta quello di presentarsi "con un bel sorriso e una bella energia; e cerca di conoscere più persone possibili e di dimostrarti interessato".
Gli australiani devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri e gli incontri devono essere limitati a due persone, a meno che non si sia con un membro del proprio nucleo familiare o abitativo.
Se ritenete di aver contratto il virus, invece di recarvi dal medico di persona, chiamatelo telefonicamente, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
Se fate fatica a respirare o vi trovate in un'emergenza, chiamate il numero 000.
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