66 anni di carriera, più di 30 album pubblicati, e poi libri, cinema, pittura, Andrea Mingardi è uno degli artisti più eclettici e attivi del nostro paese e, a 85 anni compiuti, continua a fare concerti.
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“Salire su un palco, cantare e suonare con dei musicisti, vedere che il pubblico gradisce… È per questo che tengo botta", racconta il cantautore a sei anni dalla sua prima intervista in occasione della puntata di esordio della serie "Parlando di Musica" ogni sabato mattina su SBS Italian.
La musica negli ultimi anni è diventata una cosa spaventosa, io non ci capisco più niente. Non li sento, e non sono diventato sordo. Anche i più importanti, cantano milioni di parole ma non dicono nulla
“Oggi in radio non passano più certa musica, eppure se un ragazzino di 17 anni prende in mano una chitarra, suona i Led Zeppelin, i Deep Purple, Jimi Hendrix… Gli aspiranti cantautori ascoltano De André, i grandi insomma, che per altro sono molto presenti nei gusti di coloro che non hanno mollato di fronte all’invasione dei barbari”.