Quest'anno, il premio annuale di ritrattistica organizzato dalla Art Gallery of New South Wales è andato a Julie Fragar.
"Non un'inaspettata sorpresa, ma neppure il solito nome", commenta l'esperto di arte contemporanea Andrea Candiani.
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Nell'ambito dell'Archibald Prize, un premio speciale chiamato "Packers Prize" perché scelto dal personale del museo che riceve le opere, le toglie dall'imballaggio e allestisce alle pareti, è invece andato a Abdul Abdullah con il ritratto di un altro noto artista di Sydney, Jason Phu.
"Un'artista molto solida", per il direttore di blackartprojects, ovvero Jude Rae ha ricevuto il Wynne Prize.
Il Sulman Prize è stato consegnato alla giovane artista Gene A'Hern.
Eppure, sempre secondo Candiani, questi premi hanno "più a che fare con una tradizione locale, invece che rappresentare la vera arte contemporanea".
Quest'anno non ci sono state molte novità o molti capolavori.
"Interessante [notare] però come quest'anno non abbia vinto nessun artista aborigeno", affema Candiani. "Che si è già iniziata un'inversione di rotta?"