Precursori dell'indie italiano, i Virginiana Miller nascono negli anni Novanta a Livorno e devono il loro nome ad una pianta. “Eravamo studenti all’Università, mettemmo su questo gruppetto e un giorno, all’orto botanico di Pisa, stavamo discutendo del nome da dare alla band - racconta il front man Simone Lenzi - quando ci sedemmo sotto una pianta che si chiama Virginiana Miller. Ci sembrò un nome adatto a noi, che potesse lasciarci liberi di fare quello che volevamo. In fondo, se ti chiami Sepultura, devi per forza fare un certo tipo di musica”.
Interprete di successo del rock alternativo italiano, il gruppo recentemente ha pubblicato un album dal titolo “The unreal McCoy", cantato per la prima volta interamente in inglese.
"Fare un album rock in inglese, che è un po’ come cantare la messa in latino, un classico.”

Virginiana Miller Source: Facebook
Scrivere romanzi o scrivere canzoni sono per me due linguaggi che presentano la stessa attitudine
Per quanto molto diversi tra loro, sono due facce della stessa medaglia: si tratta sempre di raccontare una storia, ma con modalità diverse. Certo, la forma canzone è magnifica: concentrare un concetto in tre minuti e mezzo, questo strofa/ritornello, è una delle cose più belle che ci siamo inventati”.
“Lovesong”, il nuovo singolo dei Virginiana Miller