Si tratta di un viaggio nella memoria a due livelli, il primo, quello individuale, in cui la protagonista ripercorre il rapporto col padre, la seconda, quella storica, che tratta di alcuni dei nodi cruciali dell'Italia del secolo scorso, tra cui il passato coloniale in Africa.
La recensione è di Gregoria Manzin, docente di italianistica presso la La Trobe University di Melbourne




