Sono state oltre centomila le presenze registrate nei due giorni della Melbourne Italian Festa and Expo 2025, l’evento organizzato dal Co.As.It. di Victoria e Tasmania, che anche quest’anno ha riempito il Royal Exhibition Building, i Carlton Gardens e la Museum Plaza di musica, sapori e colori italiani.
Un appuntamento che, pur mantenendo un’anima profondamente comunitaria, ha ormai superato i confini dell’italianità per trasformarsi in vero evento cittadino, capace di attrarre visitatori da tutta Melbourne.
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Sabato 18 e domenica 19 ottobre, i giardini di Carlton si sono trasformati in una grande piazza italiana all’aperto, con oltre cinquanta stand gastronomici, due grandi bar, aree relax e un ricchissimo programma di spettacoli e attività.
Un investimento da circa 2 milioni di dollari, che si conferma strategico non solo per la promozione della cultura italiana, ma anche per l’impatto economico sul tessuto produttivo del Victoria.
Questa Festa non appartiene più solo alla comunità italo-australiana, ma all’intera società del Victoria. È ormai un evento del calendario culturale di MelbourneMarco Fedi, CEO del Co.As.It
"Continuiamo a crescere in qualità, partecipazione e visibilità,” ha spiegato Marco Fedi, CEO del Co.As.It., ai microfoni di SBS Italian.
“Questa Festa non appartiene più solo alla comunità italoaustraliana, ma all’intera società del Victoria. È ormai un evento del calendario culturale di Melbourne, e il nostro obiettivo è che anche la politica ne riconosca il valore economico e sociale.

Lo staff della pizzeria Classe 90 Vice di Melbourne - Francesco, Giuseppe e Angie Credit: Dario Castaldo - SBS Italian
Dalla pasta fresca fatta al momento ai cocktail artigianali, dalla musica dal vivo alle attività per famiglie e bambini, la varietà dell’offerta ha contribuito a creare un’atmosfera vibrante e inclusiva.
Si sente un grande entusiasmo, una voglia di scoprire cose nuoveElaine Bocchini
Il format si è evoluto anche sul piano dell’intrattenimento, musicale e non, che ha animato la festa con artisti, giochi e ospiti speciali, garantendo ritmo e continuità durante entrambe le giornate. Così, accanto alla dimensione commerciale, non è mancato lo spazio per la cultura e l’impegno educativo.
Ma il cuore della Festa resta l’energia del pubblico. Migliaia di famiglie, studenti, turisti, curiosi, appassionati di cucina e nostalgici dell’Italia si sono mescolati tra i padiglioni, scattando foto, degustando specialità regionali e lasciandosi trascinare dalle performance.
Anche quest’anno, l’atmosfera è stata tra gli aspetti più elogiati dai partecipanti, insieme all’offerta culinaria, alla qualità degli spettacoli e alla cura dell’organizzazione. La Festa ha inoltre confermato la sua funzione di vetrina per imprese e progetti legati all’Italia, offrendo visibilità a ristoratori, artigiani, start-up e associazioni.
“La magia della Festa è riuscire a riunire tutte le generazioni di italiani in Australia — dai nonni arrivati nel dopoguerra ai bambini nati qui", racconta Agnese Bresin, fondatrice del progetto Buongiorno Bimbi. “Vedere che anche chi non ha origini italiane si emoziona ascoltando lo Zecchino d’Oro è la prova che l’italianità sa parlare a tutti”.
L’italianità sa parlare a tuttiAgnese Bresin
“Sentire parlare italiano per due giorni interi è una sensazione bellissima,” spiega Giuseppe Fortunato, pizzaiolo di Classe 90 Vice. “Mi emoziona vedere tanti nonni che si fermano al nostro stand... mi ricordano i miei. È come tornare a casa”.
Per Bruna e Donato Cofano di Focacceria Pugliese, “quando l’atmosfera è così, anche il lavoro più pesante diventa leggero". “Un evento curato nei minimi dettagli. È un onore rappresentare l’Italia qui, dall’altra parte del mondo”, sottolinea Ciccio Crifo di Roccella.
Infine, Alberto Borghi di Del Bocia chiosa con ironia: “Abbiamo 'spreaddato' (spalmato ndr) tanto burro, ma anche tanto amore. La gente lo sente, e il sorriso ripaga la fatica”.