Buone notizie dal Victoria, ma nuovi grattacapi per il governo Andrews

Victorian Premier Daniel Andrews addresses the media during a press conference in Melbourne, Wednesday, September 16, 2020. Victoria has recorded 42 new cases of coronavirus and 8 deaths in the past 24 hours. (AAP Image/James Ross) NO ARCHIVING

Victoria Başbakanı Daniel Andrews. Source: AAP

Mentre nelle aree regionali del Victoria inizia l’allentamento delle restrizioni, gli ultimi numeri relativi alle infezioni da COVID-19 annunciati dalle autorità sanitarie sembrano far ben sperare in uno sblocco della situazione anche nella zona metropolitana di Melbourne.


Nella mattina di giovedì 17 settembre, sono stati annunciati 28 nuovi casi positivi al COVID-19 in Victoria. Il giorno precedente erano stati 42 in 24 ore, in lieve aumento rispetto alla giornata di lunedì quando erano 35.

L’ultimo dato ha fatto scendere la media sulle due settimane al di sotto di 50 positivi, un valore che, secondo i piani del governo, rappresenta la garanzia minima per cominciare ad allentare le misure di isolamento.

D’altra parte però sono stati registrati 8 decessi, mentre il giorno precedente era stato il primo senza vittime da COVID-19 dal 13 luglio. Al momento sono i casi attivi nello stato sono 2000.

Le buone notizie riguardano soprattutto gli abitanti del country Victoria, non più costretti all'isolamento e che potranno uscire di casa non solo per questioni essenziali. Sono anche state introdotte le cosiddette “social bubbles” per cui si potranno ospitare fino a 5 persone per domicilio.

Nel frattempo la zona franca di confine tra il Victoria e il NSW è stata ulteriormente ampliata.
Per impedire che la libertà riconquistata nelle zone remote attiri i residenti di Melbourne, il governo ha annunciato che le multe previste per chi proverà a spostarsi in campagna ammonteranno a quasi 5,000 dollari.

Intanto continuano le indagini sulla gestione della quarantena negli alberghi di Melbourne la cui cattiva gestione —secondo i critici del governo Andrews — sarebbe la ragione della seconda ondata di pandemia in Victoria.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il Primo Ministro Morrison avrebbe scritto al Premier Andrews tre volte a luglio, offrendo personale dell'Australian Defence Force per supportare la gestione della quarantena negli alberghi di Melbourne.

Il Premier Andrews ha negato che l’offerta di aiuto da parte di Canberra sia stata esplicita. L’offerta relativa al supporto dell'Australian Defence Force, secondo Andrews, sarebbe stata sporadica, si sarebbe concentrata sul NSW più che sul Victoria e avrebbe riguardato soprattutto lo spostamento dei turisti di rientro in Australia dagli aeroporti agli alberghi.

Secondo il Premier le critiche di Canberra rappresenterebbero un pretesto per un attacco politico al suo operato.

Tra le prove presentate nel corso dell'inchiesta, il segretario del Dipartimento del Primo Ministro e del Gabinetto federale ha incluso anche una email indirizzata al Dipartimento del Premier statale inviata l'8 aprile con una ulteriore offerta di sostegno da parte di Canberra.
La decisione di declinare l’offerta di Canberra sarebbe stata del commissario statale per la gestione dell’emergenza, Andrew Crisp, che in una serie di incontri con i rappresentanti del gabinetto federale avrebbe ritenuto non necessario l’utilizzo dell’esercito. 

Secondo il commissario, il modello basato sulla sulla cooperazione tra la polizia e aziende di sicurezza private sarebbe stato più efficace dell’intervento dell’esercito.

I residenti dell'area metropolitana di Melbourne sono soggetti alle restrizioni della fase 4 e devono rispettare un coprifuoco tra le ore 9pm e le ore 5:00. Durante il coprifuoco, chi si trova a Melbourne può solo uscire di casa per motivi di lavoro, motivi essenziali di salute, per prestare cure o per ragioni di sicurezza.

Tra le 5am e le 9pm, chi vive a Melbourne può uscire di casa per fare esercizio, per acquistare beni di prima necessità, per andare a lavorare, per ricevere assistenza medica, o prendersi cura di un parente malato o anziano.

Tutti gli abitanti del Victoria devono indossare una mascherina quando escono di casa, ovunque vivano.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo www.sbs.com.au/coronavirus.

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