"I primi passi sono stati incredibili! Un sogno che si avverava". L'entusiasmo è comprensibile nelle parole di Michel Roccati, rimasto completamente paralizzato per quattro anni in seguito ad un incidente in moto. Grazie ad una nuova ricerca è riuscito a camminare, e non solo.
Ora riesco a salire e scendere le scale e entro la primavera conto di poter camminare per un chilometro.
Questa tecnologia è stata sviluppata in Svizzera da un team coordinato da Grégoire Courtine del Policlinico di Losanna e da Jocelyne Bloch dell'Ospedale Universitario di Losanna, che ha recentemente pubblicato i risultati della propria ricerca sulla rivista Nature.
La scoperta fondamentale, spiega la professoressa Bloch, è stata l'utilizzo di cavi più ampi e più lunghi con elettrodi posizionati esattamente dove si trovano le radici dei nervi spinali.

Michel Roccati lascia la sedia a rotelle per camminare nel centro di Losanna dopo l'operazione. Source: EPFL / Alain Herzog
"Questo ci offre un controllo preciso dei neuroni che regolano muscoli specifici", aggiunge Bloch, e così diventa possibile riprodurre movimenti resi impossibili dalla lesione del midollo.
COME FUNZIONA?
- Elettrodi vengono impiantati sulla colonna vertebrale tramite un'operazione chirurgica
- Un tablet controlla il pacemaker installato all'interno dell'addome
- Un sistema di controlli wireless permette la selezione dei movimenti da attivare
Allo studio ha partecipato anche il professore Salvatore Micera, che insegna Neuroingegneria Traslazionale al Policlinico di Losanna e Bioelettronica e Neuroingegneria all'Istituto di Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa.
"Ho cominciato a lavorare con Grégoire Courtine più di 10 anni fa", racconta il professor Micera al microfono di SBS Italian. Il ricercatore è stato tra i primi a realizzare l'imaging funzionale del midollo spinale, il che "ha permesso di personalizzare in maniera più efficace la stimolazione dei pazienti".
Le immagini di persone che prima erano paralizzate e che hanno riacquistato il movimento hanno fatto il giro del mondo, commuovendo e dando speranza a molti.

Ora Michel può anche prendere una birra in piedi con gli amici. Source: EPFL / Alain Herzog
"Il momento in cui la persona inizia a camminare, a sentire qualcosa, a vedere qualcosa... Vedi un cambiamento nell'espressione del viso di queste persone che è incredibile" racconta Micera, confermando che sì, anche gli scienziati si emozionano in quei momenti.
Ci commuoviamo, alla fine quello che facciamo è per quanto possibile aiutare delle persone in difficoltà.

Il professor Silvestro Micera, docente alla Scuola Sant'Anna di Pisa e al Politecnico di Losanna. Source: Silvestro Micera
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