"Ceremony è la prova che la nostra cultura è sopravvissuta - particolarmente negli ultimi due secoli - grazie alla sua capacità di adattarsi e reinventarsi".
Hetti Perkins, curatrice della quarta triennale dedicata all’arte indigena, ha così illustrato il valore della mostra in scena a Canberra, intitolata appunto Ceremony.
Ce la segnala il direttore di blackartprojects Andrea Candiani, il quale sottolinea anche che “senza arte e cultura in generale rimane soltanto l’ignoranza”. Candiani si riferisce al 19% di tagli al mondo dell’arte previsti dal budget federale dell’anno che verrà.
Secondo Candiani, il problema di base è che l’arte, in Australia, non è ancora percepita come una vera professione, ma come un hobby per “far felici gli avvocati che fanno la carità comprando qualche opera”.
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Il direttore di blackartprojects crede invece che eventi come Ceremony siano ancora necessari per poter esprimere concetti, e non crede che l'arte debba soltanto essere un mercato al quale attingere per sfoggiare la propria ricchezza.
Ascolta il punto di vista di Andrea Candiani sul budget federale e sulla Triennale di arte indigena in programma a Canberra fino al 31 luglio.
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