Ricostruire la propria vita professionale può non essere facile quando si espatria.
A volte non vengono riconosciuti i nostri titoli di studio, magari non parliamo bene la lingua oppure il nostro visto non offre pieni diritti lavorativi.
Dopo aver constatato che il suo titolo italiano di psicologa non era sufficiente per esercitare la sua professione in Australia, la fiorentina Elena Patrocchi ha deciso di rimettersi a studiare per conseguire la qualifica di counsellor.
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"Questa scelta mi ha permesso di lavorare nel campo del supporto psicologico, focalizzandomi su un approccio di counselling che è ampiamente accettato in Australia", spiega Elena ai microfoni di SBS Italian.
Elena non si è solo rimessa sui libri, sta anche cercando di creare una comunità sui social media e di aprire un dialogo su temi importanti legati alla salute mentale e alla maternità.
Attraverso i suoi contenuti, Elena mira a normalizzare le sfide che le donne affrontano in relazione alla maternità e alla propria salute mentale.
"Voglio aiutare altre donne a sentirsi meno sole e più comprese. Rompo gli stereotipi della 'mamma perfetta' e sostengo l'idea che ogni donna abbia il diritto di perseguire le proprie ambizioni, e di non sentirsi inadeguata a causa delle aspettative imposte dalla società".