Ex presidente del Consiglio italiano, tre volte ministro e segretario del PD di Bersani, Enrico Letta è stato nominato domenica come il successore di Nicola Zingaretti alla guida del partito di centro-sinistra.
Le votazioni si sono svolte online dopo che Letta ha tenuto un discorso programmatico in diretta streaming dal Palazzo del Nazareno di Roma, la sede del Partito Democratico. Ci sono stati 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti.
Letta era uscito dalla politica italiana nel 2014 dopo il suo brevissimo mandato da presidente del Consiglio a cui seguì il primo governo Renzi.
Ora tornato alla ribalta, Letta ha proposto come suo cavallo di battaglia, tra le altre, questioni come il divario di genere, il voto ai sedicenni e lo ius soli.
Questa nomina segue le dimissioni di Nicola Zingaretti il 4 marzo, il quale si era congedato con un messaggio polemico su Facebook: "Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c'è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni".
Cosa succederà ora all'interno del Partito Democratico? Perché Enrico Letta si è rivelato l'uomo più adatto a coprire questa carica?
Ne abbiamo parlato con il senatore del PD eletto nella circoscrizione dell'Australia, Francesco Giacobbe.
Ascolta l'intervista:
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