Nel vasto panorama delle organizzazioni non governative che operano nell'ambito della cooperazione internazionale, spicca l'Associazione Fisioterapisti Senza Frontiere, un'entità composta da fisioterapisti italiani con esperienza nel lavoro di volontariato nei Paesi a basso e medio reddito.
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Questa associazione, guidata da Serena Pizzato, fa della collaborazione uno dei suoi pilastri fondamentali.
I fisioterapisti che fanno parte di questa organizzazione condividono la propria professionalità e le competenze tipiche della fisioterapia a chiunque incontrino lungo il loro cammino, che siano infermieri, colleghi o familiari dei pazienti.
Questo spirito di condivisione è essenziale per garantire un impatto duraturo nelle comunità dove operano.
La formazione rappresenta un altro elemento cruciale del lavoro dell'associazione. Fisioterapisti Senza Frontiere offre corsi di formazione in Italia che coprono una vasta gamma di argomenti relativi alla cooperazione internazionale.
"Ci sono anche dei moduli più specifici. Per esempio sull'ortoperdia, su come viene fatta l'ortopedia nei Paesi a basso reddito dove, appunto, mancano le strumentazioni. Non c'è l'endoscopia, non ci sono le risonanze quindi sia il ruolo dell'ortopedico che quello del fisioterapista deve essere espletato in maniera diversa", commenta Serena Pizzato.
Un fisioterapista che voglia partecipare a questo tipo di progetti ha bisogno di una valigia di buona volontà: andiamo in casa di altri e quindi dobbiamo farlo con rispetto: ogni posto deve essere prima capito.Serena Pizzato
Questi corsi insegnano come affrontare queste sfide senza compromettere la professionalità e senza creare dipendenze dai trattamenti.
Un altro aspetto importante è la riabilitazione pediatrica, dove i corsi di formazione si concentrano su come fornire terapie adeguate ai bambini. La crescita e lo sviluppo dei bambini sono diversi da quelli degli adulti, quindi è essenziale adattare le terapie e gli interventi per rispondere alle loro esigenze specifiche.
Fisioterapisti Senza Frontiere ha portato avanti numerosi progetti in diversi Paesi del mondo: Bangladesh, Kenya, Tanzania, Etiopia Kurdistan.



