Il baratto alimentare, cosa c’era sulla tavola degli italiani durante il lockdown?

“Paradossalmente, lì dove il baratto ci ha fatto avvicinare, il distanziamento sociale ci fa allontanare"

“Paradossalmente, lì dove il baratto ci ha fatto avvicinare, il distanziamento sociale ci fa allontanare" ha osservato l'antropologa Lucia Galasso. Source: "Wicker baskets by DmitriyKravchenko Fun angle, great shot of those hanging baskets of wicker ." by Wicker Paradise is licensed under CC BY 2.0

Le cortesie alimentari sono un modo per sentirsi utili alla comunità e per creare network di quartiere. Complici i social media.


L’antropologa dell’alimentazione Lucia Galasso scrive per il suo blog e collabora con enti tra cui il Master del Gambero Rosso. Ai microfoni di SBS Italian ha raccontato cosa è cambiato nel rapporto degli italiani con il cibo, e le dinamiche sociali scattate con l’epidemia di coronavirus.

Gli italiani hanno ricominciato per esempio a panificare, a fare dolci e pasta fatta in casa. Pratiche alimentari che hanno non solo avuto la funzione di passatempo, ma anche di soddisfare la necessità di sopravvivenza. "Lievito e farina sono gli elementi più importanti", ha spiegato Galasso, "metterli da parte significa assicurarsi il futuro, vuole dire non patire la fame".

Nei primi mesi della crisi sono scomparsi dagli scaffali specifici generi alimentari, dagli ingredienti base ai prodotti confezionati. E così è rinato il baratto alimentare.
È rinata una di quelle che vengono chiamate monete primitive, ovvero il baratto, che è [una forma di] commercio informale, di generi alimentari ed ingredienti.
Le piattaforme social di quartiere, e i giovani Millennials e della cosiddetta Gen Z, hanno permesso un aumento dei rapporti tra vicini, con scambi di cortesie, alimentari e non, ha osservato l’antropologa, “per sopperire a quelle che sono state le mancanze della grande distribuzione”.

Sostegno dato soprattutto agli anziani, che ha creato, soprattutto nei quartieri delle città più popolate, un rapporto di fiducia che magari era andato perso. "Paradossalmente, lì dove il distanziamento sociale ci fa allontanare, il baratto ci ha fatto avvicinare", ha notato Galasso.
Il baratto alimentare si basa su un rapporto di fiducia con i propri vicini”
Ascolta l’intervista.
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