"Il messaggio davvero importante è che non dobbiamo rinunciare alla speranza. La barriera corallina non è morta. È ancora un luogo vibrante e sorprendente e può riprendersi", ha dichiarato Mike Emslie, amministratore delegato Australian Institute of Marine Science a proposito dello stato di salute della Grande Barriera Corallina.
Ma, ha spiegato, il problema è la frequenza crescente dei fenomeni di sbiancamento provocati dal surriscaldamento degli oceani.
I segmenti settentrionali e centrali della barriera sono stati storicamente quelli più ricchi di corallo sin dall'inizio del campionamento nel 1986, mentre la sezione meridionale aveva subito un leggero calo della copertura.
Secondo Emslie, la nuova crescita di coralli rilevata da una recente ricerca su campo è promettente ma precaria, e potrebbe essere facilmente invertita in un altro evento di sbiancamento.