Anushri Sood ha 23 anni ed è una studentessa di giornalismo e legge all'Università di Sydney.
Nonostante il suo ottimo italiano, non ha alcuna relazione personale o familiare con l'Italia.
"Sono nata in Malesia solo perché mio padre lavorava lì in quel momento, prima di trasferirci a Singapore dove è nata mia sorella", racconta Anushri ai microfoni di SBS Italian.
Ma dai cinque anni in poi Sydney è stata la sua casa, e in famiglia si parlava sempre la lingua inglese e, con i nonni, l'hindi. Infatti entrambi i suoi genitori sono di origine indiana.
Ma allora da dove viene la sua conoscenza dell'italiano?
"Ho cominciato a scuola a studiare francese e, quando avevo 17 anni, la mia professoressa di lingue mi ha suggerito di studiare anche l'italiano. Ma all'inizio le ho detto di no perché avevo paura di confondermi con il francese", racconta Anushri.
Poi, incuriosita dalla nuova lingua, sei anni fa ha deciso di provarci.
"Ho cominciato e mi sono innamorata della lingua e della cultura".
E non si è accontentata di studiarla a distanza. Infatti Anushri è da poco tornata da un periodo di studio a Bologna.
E pensare che l'Italia non sarebbe dovuta essere, almeno inizialmente, la destinazione del suo viaggio di studio in Europa.
"Prima sono andata in Francia perché avendo iniziato con il francese sarebbe dovuto essere il mio primo amore. E proprio in Francia ho incontrato la mia migliore amica, che era la mia coinquilina, e che è di Bologna. E la storia è cominciata lì", racconta Anushri.
Seguendo il suggerimento dell'amica, ha deciso quindi di andare a studiare all'Università di Bologna, nella facoltà di lettere, per un semestre.
"Ci sono andata e...vivevo da dio".
Ma oltre allo studio, la cosa che le è piaciuta di più è stata la possibilità di vivere la vita di una vera giovane bolognese, sentendosi parte della vita e del contesto sociale della sua amica, che nella città emiliana è nata e cresciuta. E poi la massiccia presenza di studenti fuori sede l'ha fatta sentire parte del contesto in cui si trovava.
"A Bologna mi sono sentita proprio a casa perché c'erano gli studenti dappertutto".
Ora la sua esperienza italiana è terminata, e al rientro in Australia ha subito notato la difficoltà di mantenere vivo il suoi italiano. Questo nonostante i tantissimi giovani che dall'Italia si sono trasferiti a Sydney.
"È molto più difficile, soprattutto perché anche gli italiani qui a Sydney non vogliono parlare l'italiano".
